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De Laurentiis-Sarri e l’indifferenza che potrebbe ferire

Aurelio De Laurentiis sembra ripercorrere una frase di una vecchia canzone di successo di Tiziano Ferro.

Che Aurelio De Laurentiis e Maurizio Sarri non si siano lasciati benissimo, al di là delle belle parole del presidente in un tweet d’addio, sembra cosa sempre più certa e risuonano sempre più le parole di una vecchia canzone di Tiziano Ferro: “e voglio indifferenza se mi vorrai ferire”. Il tecnico di Figline Valdarno è tutt’ora un dipendente del Napoli, e non può liberarsi se prima qualcuno non paga per lui la clausola rescissoria da 8 milioni di euro.

“Sarri? Non ci siamo più sentiti, non mi ha mai chiamato a differenza di quanto annunciano i giornali. Io dopo la partita con il Crotone lo ho salutato e poi ho aspettato, ma né lui e il suo manager Pellegrini si sono fatti più vivi. Ne ho preso atto e ho ripensato a una frase di mio padre: nella vita non ti deve mai meravigliare”.

Parole che si concludono con una punta di veleno e non da poco verso l’ex allenatore del Sorrento e il suo agente, parole pesanti che forse fanno capire anche la problematica inerente la clausola, il Chelsea lavora proprio in quest’ottica ma De Laurentiis sorprende anche in questo: “Dal Chelsea mai ricevuto telefonate, anche se mi vengono annunciate dai giornali. Dovesse accadere, starei educatamente ad ascoltare, rifletterei e poi risponderei per il meglio del Napoli”.

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