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Del Genio (A tutto Campo): “A Milano il Napoli ha giocato con la mentalità giusta. Boskov? Ho il ricordo di una persona simpatica e intelligente”

Nella puntata odierna su canale 8 di “A tutto campo” il direttore Paolo Del Genio ha affrontato coi telespettatori una serie di argomenti incentrati principalmente sull’imminente finalissima di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina. Ma si è parlato anche di mercato e di suggerimenti per rendere migliore il calcio italiano. Ecco una sintesi:
Il Napoli contro l’Inter ha trasformato una partita importante in un allenamento grazie alla sua forza. Non credi manchi poco per arrivare a quel famoso traguardo importante?

“Non manca poco, ma neanche così tanto come dice la classifica, certo per anullare il gap ci vuole tanta bravura insieme a un pizzico di fortuna”.

Con l’Inter non sarebbe stato il caso di dare spazio anche a Zuniga e Mesto per cominciare a fargli assaporare il campo in vista di sabato?

“Non direi, per la finale parte subito titolare Henrique sulla destra e mi sembra giusto visto che gli altri due sono rientrati da poco e rischiarli sarebbe un azzardo”.

Un ricordo di Boskov..

“Persona di grande simpatia e intelligenza. Ricordo una famosa intervista fatta a Soccavo, dove si allenava il Napoli, quel giorno però non c’era allenamento e la facemmo sulla panchina, rispose a tante domande con la solita ironia e con tante battute, ma anche con grande chiarezza. Un grande personaggio”.

Parolo, Gonalons, Koulibaly. Come si fa a fare il salto di qualità con questi giocatori?

“Lo stesso si diceva di Henrique e Ghoulam, non possiamo dirlo. Certo nessuno di loro farebbe fare il salto di qualità, ma questi giocatori sarebbe utili ad arricchire la rosa allungando l’organico”.

Viene poi letto il “decalogo” di un telespettatore per restituire dignità al calcio italiano. Tra i punti indicati sorteggio integrale degli arbitri e dei calendari, l’esclusione di modifiche al regolamento in corso di stagione, l’istituzione di un ente autonomo per i controlli antidoping, fair play finanziario da applicare con serietà, sul quale Paolo Del Genio si mostra assolutamente d’accordo perchè sarebbero utili a garantire trasparenza, anche se probabilmente si troverebbe ugualmente il modo di aggirarli da parte di qualcuno…

La Juventus nel 2010/11 era settima, il Napoli nettamente più avanti. Oggi la situazione è diversa, i bianconeri comprano e vincono, noi compriamo e vendiamo e restiamo sempre allo stesso punto…

“Non c’è dubbio che la Juve abbia fatto grandi acquisti, ha giocato molto sul collettivo senza avere grandi stars, vediamo se adesso avendo un grande, quale è Pogba, lo trattiene o se anche i bianconeri iniziano a cedere”.

Tatticamente come si deciderà la partita con la Fiorentina? Io credo sugli esterni…

“Non solo in quella zona, il Napoli deve contrastare la qualità dei centrocampisti viola che però in fase di non possesso sono meno forti, certo bisogna considerare anche gli episodi che spesso decidono le partite al di là della tattica”.

Il Napoli deve trovare centrocampisti di qualità in grado di far girare bene la palla..

“Concordo, quando hai un centrocampo di questo tipo non sbagli passaggi, non perdi palla in zone cruciali del campo e rischi meno nelle ripartenze avversarie”.

La condizione fisica della squadra è disastrosa, Albiol, Higuain e Callejon sono in difficoltà, inoltre ci sono stati tanti errori in fase di mercato..

“Ci sarà stato anche il calo di alcuni giocatori, ma nel secondo tempo con l’Inter erano loro a inseguire il Napoli quindi così disastrosa la condizione non è. A Milano gli azzurri hanno giocato con lo spirito e la mentalità giusta, e nel secondo tempo erano nettamente superiori. Mercato estivo? Bastano i nomi dei giocatori presi l’estate scorsa per non essere d’accordo con te”.

Non sopporto quando si dice che una squadra è avvantaggiata sulle altre in quanto non ha le coppe. Le altre lo sanno e dovrebbero adeguarsi. Mourinho ci insegna che per vincere bisogna fare catenaccio e ripartenza…

“Sulla prima questione concordo, non sulla seconda, altrimenti squadre come il Barcellona non avrebbero fatto quello che hanno fatto”.

A cura di Alessandro Demartis

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