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Di Lello: “Dicevano: “vedi che poi Spalletti rompe, e la squadra si sgonfia” e invece sono 18 mesi che va e sono gli altri che si sono rotti“

A ‘Ne parliamo il lunedì’ è intervenuto il politico Marco Di Lello.

Napoli-Roma? Ieri Spalletti e Mourinho hanno messo in campo una grande formazione, la Roma ha giocato la miglior partita della stagione e il Napoli invece non ha mai mollato. Sono due che fanno bene da tanti anni, io che frequento Roma l’anno scorso ero molto condizionato mi dicevano: “vedi che poi Spalletti rompe, e la squadra si sgonfia” e invece sono 18 mesi che sono andati e sono gli altri che si sono rotti, infatti parlano i fatti.

Per il Napoli può essere un obbiettivo anche la Champions League? È evidente che l’appetito vien mangiando, ora tanto più che puoi giostrare e amministrare un vantaggio cosi importante, io sono il primo che ha già prenotato il volo per Francoforte e sono l’ultimo dei tifosi, posso però immaginare i calciatori ancora più determinati di me e di noi. Certo che hanno una possibilità e possiamo tranquillamente andare nelle prime otto poi alla fine è anche una tombola e può succedere qualcosa cosa.

Il caso Juventus? È molto importante quello che è scritto nella sentenza della Corte d’appello anche per rasserenare i tifosi napoletani perché sostanzialmente vanno assolte tutte le altre società che pure avevano avuto rapporti con la Juve operazioni di di scambio con supervalutazione degli stessi. Posso immaginare diciamo che sarà uno degli elementi che la difesa della Juve proverà a valorizzare per la contraddittorietà della sentenza ma in realtà la sentenza dice tre cose la prima è che se un’operazione unica non è un’operazione sistemica una cosa è il sistema che aveva messo in campo la Juventus, la cosa è una singola operazione che fanno le varie società che ha avuto rapporti con la Juve.

Due le prove documentali con valore di confessione ci sono solo a carico della Juventus e quindi il sospetto non può motivare una sentenza di condanna.
Punto 2.3 e i principi contabili internazionali e sono quelli che a cui la Juventus deve attenersi perché quotata in Borsa non valgono per le altre società o valgono diversamente per le società che non sono quotate in borsa. Quindi se consideriamo questi tre aspetti tre pilastri su cui si fonda la motivazione della Corte d’appello direi che i tifosi del Napoli possono stare tranquilli.

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