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Di Michele: “C’è mancato poco che non giocassi con il Napoli, non venni per colpa di Delio Rossi”

A Radio Marte nel corso della trasmissione “Si gonfia la rete” è intervenuto David Di Michele, allenatore Under 17 Frosinone. 

Di seguito le parole di Di Michele:

C’è mancato poco che non giocassi con il Napoli, non venni per colpa di Delio Rossi che non volle mandarmi via dalla Salernitana. Simile a Lozano? Siamo giocatori di quel livello, con velocità, dribbling, estro e fantasia. Quest’anno è anche più completo davanti, anche perché l’allenatore lo ha completato. Spalletti fa fare tanti gol agli attaccanti, produce mole di gioco importante e con diverse caratteristiche può mettere in difficoltà le altre squadre.

Torino? Sicuramente affrontare le squadre di Juric è sempre difficile, il tecnico sta dando una grande identità. C’è Brekalo che sta facendo grandi cose, come fatto già l’anno scorso in Germania, era ben visto da tanti club e poi il Toro l’ha soffiato, grande colpo. Con la maglia del Toro non è mai facile portarsi a casa applausi e biglietti da visita, è una maglia molto pesante, devi dimostrare cose giorno dopo giorno. C’è sempre una tifoseria importante e uno spirito combattivo che non manca mai.

Spalletti l’ho avuto come allenatore a Udine e non posso che parlarne bene. Con lui ho fatto più gol in Serie A, 15. Iaquinta ne fece 14 e Di Natale 9, eravamo un bel parco attaccanti ma avevamo anche altre armi. C’erano Muntari, Pinzi, Mauri, Pizarro, Jankulovski e infatti arrivammo in Champions League. Lavoro efficace, nessuno si aspettava quella cavalcata e neanche noi. Sapevamo di essere una buona squadra ma da qui ad andare bene tutto l’anno.

Il mio calcio da allenatore? A me piace il calcio di Spalletti, ritraggo molto le sue idee e manovre, cerco di attuarle anche io in campo. Per quanto mi riguarda, facendo il settore giovanile, conta soprattutto la crescita dei ragazzi più del risultato. Prima vanno aiutati i ragazzi nella crescita, gli obiettivi vengono dopo. Perché si esaltano gli attaccanti con Spalletti? Lui predilige il gioco manovrato ma è anche molto diretto nell’attacco. Con un giocatore come Osimhen puoi attaccare semplicemente perché è dura stargli dietro, poi ci sono tanti giocatori che hanno grande visione tattica e offensiva che gli mettono palla. Quando c’è Mertens il gioco cambia perché vuole palla suoi piedi ma è comunque devastante.

Squadra candidata allo Scudetto? In questo momento il Napoli, lo dico per quanto sta facendo e dimostrando, non è mai partito così forte negli ultimi anni. Sarri? Se non ha i giocatori adatti come sta succedendo alla Lazio si fa fatica. Penso che Spalletti abbia una squadra non dico migliore di quella di Sarri al Napoli ma certamente costruita meglio”.

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