Rassegna Stampa

Falcao: “Lo scudetto del 1981 tolto dall’arbitro poi coinvolto in calciopoli come designatore”

Negli anni ’80 i tifosi giallorossi lo consideravano l’ottavo re di Roma. Paulo Roberto Falcao ha rilasciato un’intervista alla “Gazzetta dello Sport” oggi in edicola.

Questi alcuni passaggi dell’ex centrocampista brasiliano.

“I migliori allenatori? Mi piace molto Ancelotti, che per me è come un fratello. Ma oggi la vetrina è soprattutto per Klopp. Ammiro molto anche Guardiola e Jorge Jesus. Ci sono delle diversità, ma tutti hanno molta qualità. L’importante è avere equilibrio e una squadra compatta. In Brasile oggi l’esempio è il Flamengo, che gioca con il solo Willian Arão come mediano, uno che però sa anche impostare il gioco. 

Scudetto alla Juve se la Serie A non riparte? Non so se sarebbe giusto, la Lazio è ad un solo punto… A differenza dell’Inghilterra, dove sarebbe invece giusto assegnarlo al Liverpool, visto il largo vantaggio che ha sulla seconda in classifica. Ma vedere il calcio italiano in Brasile ora è difficile, non ci sono molte partite in tv. E ho avuto poche occasioni per vedere la Roma. 

Scudetto del 1981? Ci fu tolto. Mi riferisco al gol regolare annullato a Turone in casa della Juventus.Ancora oggi non si sa che fuorigioco venne fischiato da Bergamo. Era l’arbitro di quella partita e, se non sbaglio, anche il designatore arbitrale ai tempi di Calciopoli. Una cosa molto triste. La Juve era uno squadrone, noi avevamo appena iniziato… Ma poco dopo la battemmo nella semifinale di Coppa Italia, prima di battere il Torino in finale.

Calciatori brasiliani su cui punterei? Al Flamengo c’è Gabigol: gran tiro, scatto, forte di testa. Poi Bruno Henrique, che ha una velocità che mette paura.  A centrocampo Gerson. Perché Gabigol e Gérson non hanno sfondato in Italia? Di certo non si sono dimenticati di come si gioca al calcio”.

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