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Francini: “Hamsik deve essere confermato regista, troppe polemiche nell’ambiente”

In diretta a “Un Calcio Alla Radio” , trasmissione condotta da Umberto Chiariello su Radio CRC TARGATO ITALIA, è intervenuto Giovanni Francini, ex giocatore del Napoli.

“ Hamsik deve essere confermato come regista. A Genova mancando lui il Napoli ha perso. Quest’anno ci sono troppe polemiche intorno a tutto l’ambiente. Non mi sta piacendo molto tutto ciò. L’unica cosa che conta alla fine è la maglia. Io sono sempre un grande tifoso di questa squadra.

Dispiace che sia andato via un allenatore come Sarri, che ha fatto vedere un calcio che nemmeno nei nostri anni si vedeva. Adesso c’è Ancelotti che è comunque un grande allenatore e speriamo porti risultati. Le dichiarazioni di Sarri hanno destabilizzato? Sì forse. Diciamo che entrambe le parti avrebbero potuto risparmiarselo, una volta separatisi. Dispiace ci sono davvero troppe polemiche. Vedo anche la tifoseria molto divisa, invece dovremmo remare tutti dalla stessa parte. Ho letto che il presidente vorrebbe far giocare la Champions a Bari e queste cose alimentano altre polemiche. I tifosi non hanno più voglia di sentire queste polemiche. Che comune e società si chiudano in una stanza e le risolvessero fra di loro certe situazioni.

Ho letto anche che entro due anni vorrebbe fare uno stadio suo. Mi auguro che davvero sia la volta buona, anche perché lo ha detto troppe volte. Ancelotti deve dare un segnale per compattare l’ambiente? Ancelotti è un tipo pacifico. Adesso ci vorrebbe tranquillità e dovrebbe cercare di tranquillizzare un po’ le persone che ha intorno. Speriamo di parlare a breve delle vittorie del Napoli e che vengano fuori cose interessanti dalle prossime partite.

Quanto tempo ci vuole perché Ghoulam torni al top? Un po’ di tempo ci vuole, ma ha grande voglia e tornerà al top. Ancelotti saprà come facilitare il suo reinserimento. Alternativa a Chirches? Maksimovic potrebbe essere un giocatore importante. A Napoli non si è mai visto il vero Maksimovic. Spero possa dare un grande contributo. Poi c’è Luperto e ne parlano tutti benissimo. Ancelotti crede molto in lui, soprattutto per buttarlo dentro in una partita come quella contro il Milan in un ruolo non suo.

Come era giocare con Diego? Diego sapeva sempre dove buttarla. Io avevo un buon tempo d’inserimento e capitava che a volte segnava. I calciatori di oggi non sono come Diego. Se giocasse oggi, forse sarebbe un fenomeno addirittura più grande. Umanamente poi era grandioso. Era molto altruista e sensibile. Speriamo che riesca a farsi valere anche come allenatore. Lui è il calcio ”.

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