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Giaccherini: “Sarri ha un problema con le riserve. Per lui esistono solo 15 giocatori”

Emanuele Giaccherini, ex giocatore del Napoli ora in prestito al Chievo, ha rilascito un’intervista a La Gazzetta dello Sport.

 

Il giocatore a Napoli non ha trovato spazio e alla Gazzetta racconta: Perchè poco spazio? Me lo sono chiesto anche io. L’unica spiegazione è l’infortunio iniziale che mi impedì di far vedere a Sarri che sono una mezzala: restai fuori due mesi per uno strappo e nel frattempo arrivarono Zielinski e Rog. Così Sarri mi mise esterno, un ruolo che non faccio bene: per lui ero il vice Callejon. È stato un disguido tattico. Ho provato a dimostrare di poter comunque essere utile al Napoli, ma lui ormai aveva questa visione di me. In campionato ho fatto una sola gara da titolare e ho anche segnato. Ma non mi sono mai permesso di chiedergli perché non giocassi mai”.

È vero che Sarri in allenamento si concentra sui titolari e segue meno le riserve?
Sì. In campo è bravissimo, ma ha questo problema di rapporto con le riserve. Quando alleni una grande squadra devi saper gestire bene il gruppo e sotto questo punto di vista Sarri difetta. Per lui esistono 14 o 15 giocatori, ma se hai le coppe e vuoi vincere il campionato hai bisogno della rosa intera. Ed è giusto far sentire tutti importanti. Io a Napoli non mi sono mai sentito importante”. 

Quali sono le analogie e le differenza tra Conte e Sarri?
“Entrambi predicano il recupero immediato della palla, il pressing alto, il gioco propositivo. La differenza principale riguarda la gestione: per Conte sono tutti importanti e nessuno indispensabile, per Sarri ci sono undici indispensabili e gli altri vengono dopo”.

Per chi tifa, Juve o Napoli?
Champions alla Juve, scudetto al Napoli: così tutti gli amici sono contenti”.

Per l’intervista integrale vi rimandiamo all’edizione odierna del quotidiano.

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