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Giudice Sandulli: “Dubito che Higuain intervenga in appello. Bonucci? Ecco cosa penso”

A Radio Crc è intervenuto Piero Sandulli, vice presidente della Corte Federale di giustizia sportiva e presidente II Sezione d’Appello Corte Federale di Giustizia:

“Non faccio parte del collegio che giudicherà Gonzalo Higuain. Il presupposto giuridico è un tema di cui ne ne occuperà la corte per cui il mio parere non avrebbe ugualmente valore. Rilevo che alcuni atteggiamenti andrebbero moderati, siamo di fronte a professionisti con lauti stipendi e dovrebbero evitare di dare uno brutto spettacolo anche perché sono degli esempi per i più piccoli e devono tenero sempre in mente. Non parlo del caso di Higuain, ma in generale, perché questo può turbare anche i tifosi e assistiamo a poi spettacoli inquietanti come quelli di Palermo.
In queste vicende il referto arbitrale ha un peso specifico notevole, viene equiparato all’atto pubblico del processo civile. Dal punto di vista teorico il comportamento irriguardoso è sanzionato con due giornate quello violento con tre giornate.
E’ bene distinguere il ruolo di atleta da quello di direttore di gara, poi la Corte, cosa che spesso fa, ha la possibilità attraverso il rappresentate AIA di chiedere di integrare il suo pensiero. Suggerirei alle società di imparare a rapportarsi agli arbitri anche perché le proteste rischiano solo di peggiorare la condizione dell’atleta.
Caso Bonucci? Non ho visto le immagini, ma la corte è chiamata sempre a giudicare in base al verbale arbitrale. E’ sempre brutto e improduttivo fare della dietrologia.
Higuain al dibattimento? I calciatori sono rappresentati da avvocati, è capitato che alcuni calciatori siano intervenuti, ma ciò che prevale è la difesa tecnica e il Napoli mi pare abbia un ottimo legale, uno dei maggiori esperti del settore.
Il calcio italiano si va distruggendo da solo, le sentenze tendono solo a ricostruire le vicende e a distanza di anni la cassazione ha affermato ciò che la corte federale del 2006 aveva detto. Purtroppo ciclicamente viviamo dei fenomeni e oggi c’è una facilità di scommesse incredibile per cui bisogna essere sempre più vigili.
I nostri arbitri in campo internazionale sono di un livello superiore perché di fatto abbiamo buoni arbitri. Poi, l’errore ci sta sempre e mi auguro che continui ad essere solo un errore e non altro”.

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