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Giuntoli: “De Laurentiis lo ringrazio, con lui c’è stato un rapporto straordinario. Scudetto? Luciano è stato bravissimo ma anche Gattuso ha fatto un grande lavoro“

Giuntoli Napoli

Al Festival dello Sport di Trento è intervenuto il dirigente della Juventus Cristiano Giuntoli.

Col club Prato Juventus andavamo a vedere la Juve. Sono stato un bambino che ha sognato molto. La passione nasce da mio nonno dove si parlava di calcio, di ciclismo. La prima volta allo stadio? A Bologna, non mi ricordo quale partita fosse ma ci fu tanta pioggia. La prima che ricordo è Pistoiese-Juventus: situazioni particolari perché dovevamo stare zitti e non esultare ai gol (ride)”.

Mio padre? Era proprio un fanatico della Juve. Io avevo più una visione a 360 gradi, lui era un grande tifoso. Mi manca un po’ la condivisione con lui di questi momenti. Sarebbe stato contento e orgoglioso ma anche un po’ preoccupato oggi. Nella mia famiglia sono tutti juventini: anche loro hanno il senso di responsabilità per questo club che amano.

Lo scudetto è stata una grande soddisfazione. Quando siamo arrivati con Maurizio nel 2015 a Napoli c’era una buona squadra già. Abbiamo iniziato il primo ciclo lì, nel secondo ciclo poi abbiamo comprato altri giocatori. Abbiamo lavorato su uno spartito chiaro e poi ci ha dato soddisfazioni. Sono arrivati Meret, Mario Rui, Zielinski che ora sono dentro da tanto tempo. Luciano è stato bravissimo ma anche Gattuso ha fatto un grande lavoro. L’anno precedente anche potevamo vincere ma l’infortunio di Osimhen e Di Lorenzo ci ha limitato un po.

De Laurentiis lo ringrazio, con lui c’è stato un rapporto straordinario. Abbiamo lavorato costantemente ogni giorno. Mi ha insegnato tanto, forse anch’io qualcosa a lui”.

Sull’arrivo alla Juve: “Mi ha convinto la passione per questo club. Alla fine la Juve è sempre la Juve e torneremo a fare quello che abbiamo sempre fatto. Ci vorrà un po’ di tempo. Sicuramente è una sfida. Abbiamo fatto un progetto con la proprietà e il mister. Ci vuole rispetto per i tifosi e per chi viene a vedere le partite. Dobbiamo lavorare ogni giorno per riportare la Juve dove merita. Ci sono tanti ragazzi che dovranno portare i valori e i segreti della Juventus. Avere uno zoccolo duro degli italiani è sempre positivo, poi dobbiamo pensare anche a mercati esteri”.

Sullo Scudetto: “Ci sono dei progetti partiti prima di noi: Milan, Inter e lo stesso Napoli. Il primo nostro obiettivo è quello di crescere e tornare in Champions League. Lo scorso anno la Juve è arrivata terza ma non ci è andata per altri motivi. Poi ovviamente non ci vogliamo limitare”.

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