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“Gli assassini della Regina”: il Napoli e una tradizione casalinga positiva contro le inglesi

Lo splendido successo ottenuto dal Napoli, ieri sera, contro il Liverpool è valso elogi arrivati da tutta Europa e ha rilanciato gli azzurri in chiave qualificazione.

 

 

Tuttavia, la vittoria sui Reds è solo l’ultima di una lunga serie di trionfi casalinghi contro squadre inglesi, tra Champions League ed Europa League. Il primo di questi risale al 22 novembre del 2011: anche allora si trattava di un match valevole per la fase a gruppi della massima competizione continentale e al San Paolo arrivava il Manchester City, futuro campione d’Inghilterra.

Il Napoli è inserito in un girone infernale, con gli stessi inglesi, il Bayern Monaco ed il Villarreal, ma grazie al pareggio ottenuto all’Etihad, al successo sul Villarreal e al pari contro i tedeschi è ancora pienamente in corsa per la qualificazione. In una sorta di spareggio per il passaggio del turno, gli azzurri passano in vantaggio al 17′ con Cavani, che realizza una rete fotocopia rispetto a quella segnata un anno prima contro la Steaua Bucarest: corner battuto da Lavezzi e anticipo di testa sul primo palo da parte del Matador.

Il Napoli gioca bene, ma un quarto d’ora più tardi subisce il pareggio dei Citizens che si portano sull’1-1 grazie a Balotelli, che deve solo appoggiare il pallone in rete dopo una respinta di De Sanctis su una conclusione ravvicinata di David Silva. Ma nella ripresa, Lavezzi combina con Dossena, che con un cross al centro trova il solito Cavani, che prende in controtempo Hart e regala un successo chiave agli azzurri.

Agli ottavi di quella stessa edizione della Champions League, il Napoli trova il Chelsea, che viene battuto per 3-1 al San Paolo: i blues passano in vantaggio con Mata, ma la squadra di Mazzarri rimonta grazie alle reti di Lavezzi e Cavani. Nella ripresa, poi, il Pocho trova la doppietta personale e Ashley Cole si rende protagonista di un intervento decisivo sulla linea di porta, negando a Maggio il colpo del ko. Poche settimane dopo, il Chelsea esonererà Villas Boas sostituendolo con Di Matteo: gli inglesi passano il turno, vincendo 4-1 a Londra, e a maggio solleveranno la Coppa dalle grandi orecchie.

Nel 2013, invece, il Napoli becca un nuovo girone di ferro, stavolta con Arsenal, Borussia Dortmund e Marsiglia. All’ultima giornata, gli azzurri devono necessariamente battere i Gunners, sperando che i tedeschi non facciano lo stesso con l’OM al Velodrome. A sbloccare il match è Gonzalo Higuain, che batte Szczesny con un bel sinistro in girata e, nel recupero, arriva anche il 2-0 siglato da Callejon. Tuttavia, il Borussia vince a Marsiglia, e gli azzurri, nonostante i 12 punti conquistati, retrocedono in Europa League per differenza reti.

Ed è proprio a quella edizione dell’Europa League che bisogna tornare per tornare l’ultimo successo partenopeo su una squadra inglese, in questo caso lo Swansea: dopo lo 0-0 dell’andata, il Napoli si impone per 3-1, grazie alle reti di Insigne, Higuain e Inter, che rendono inutile il gol dell’olandese De Guzman, che l’anno successivo si trasferirà proprio alla corte di Benitez, e valgono il passaggio agli ottavi di finale.

In definitiva, dunque, sono cinque (considerando quella ottenuta ieri) le vittorie del Napoli ai danni di squadre inglesi, su un totale di sette incontri: restano un pareggio a reti bianche del 2010 contro lo stesso Liverpool nella fase a gironi di Europa League, e la sconfitta dello scorso anno ad opera del Manchester City, vittorioso per 4-2.

 

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