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Gli avversari. Da Giampaolo a Pioli, la lenta risalita del Milan che vuole soffiare l’Europa alla Roma

milan pioli

Nella 32esima giornata del campionato di Serie A 2019-20 il Napoli affronta il Milan al San Paolo domenica 12 luglio alle ore 21:45. 

Il Mlan arriva al San paolo sulle ali dell’entusiasmo dopo le due vittorie consecutive con la Roma in trasferta e con la Juventus in casa.

I rossoneri sono attualmente al 7° posto in classifica con 49 punti a -2 dalla coppia Napoli e Roma. In questa stagione dopo 31 partite hanno ottenuto 14 vittorie (8 in trasferta), 7 pareggi (2 in trasferta) e 10 sconfitte (6 in trasferta). Hanno segnato 49 gol (24 in trasferta) e ne hanno subìti 39 (22 in trasferta).

Il Milan è partito con Giampaolo in panchina che ha preso il posto proprio dell’attuale allenatore del Napoli Rino Gattuso. Un esonero ancora oggi inspiegabile. Ricordiamo che Gattuso lo scorso anno ha portato i rossoneri allo sbando dal punto di vista societario a un solo punto dalla qualificazione in Champions.

I conti non proprio in ordine del club hanno costretto poi il Milan a rinunciare alla partecipazione all’Europa League.

Dopo appena sette giornate quello che era considerato l’allenatore del rilancio rossonero è stato esonerato dopo 4 sconfitte e tre vittorie.

Giampaolo viene così sostituito da Stefano Pioli. L’attuale tecnico tra minacce di esonero e attestati di stima, ha portato la squadra al settimo posto in classifica. Oggi contende alla Roma la conquista della qualificazione ai gironi di Europa League senza passare per i fastidiosi preliminari.

Pioli è passato dal classico 4-3-3 attuato da Giampaolo a un modo molto simile a quello di Gattuso: 4-1-4-1 in fase difensiva e 2-3-2-3 in fase di possesso con alcune varianti legate alle posizioni dei calciatori nello scacchiere.

Nelle ultime gare Pioli ha avanzato il baricentro della squadra e aumentato l’ampiezza della squadra, però risultando vulnerabile alle ripartenze degli avversari lasciando spazi importanti anche per vie centrali.

I centrali di difesa partecipano alla manovra solo nella fase iniziale per poi mantenere la posizione. I due esterni difensivi invece spingono molte sulle fasce e provano a conquistare la linea di fondo campo oppure cercano l’incursione verso la porta tagliando il campo diagonalmente. Il centrocampo è un mix di fisicità e tecnica, ma accusa improvvisi squilibri non garantendo sempre la giusta interdizione. Il parco attaccanti invece è di qualità e particolarmente temibile per l’esperienza di Ibrahimovic, l’esplosività di Rebic e l’imprevidibilità di Leao.

La cessione di Suso a gennaio ha tolto fantasia alla squadra, anche se Bonaventura con il Napoli avverte sempre un certo feeling con il gol. Il Napoli deve stare attento anche alle palle da fermo perché il Milan è particolarmente temibile sulle palle inattive.

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