Hojlund è arrivato a Napoli per volontà del destino.
Non era previsto come accade, a volte, ai terzi figli.
Oggi è nella squadra campione d’Italia con il compito di sostituire un top come Lukaku, le responsabilità di un valore di cartellino alto e uno scudetto sul petto e l’impegno di reimpiantare l’italiano
Rasmus ha rilasciato un’intervista a Repubblica di cui vi proponiamo una sintesi
“Io spero di fare tanti gol e assist, per aiutare i miei compagni.
Dobbiamo migliorare sempre, ma stando concentrati su una partita alla volta.
Conte
Lui sa che devo migliorare il mio italiano e me lo chiede in continuazione, preoccupato di farsi capire. “È chiaro? È chiaro?”: sono le parole che usa più spesso con me. Io gli rispondo sempre di sì, ma se ho un dubbio chiedo ai compagni”.
Napoli
Qui c’è una cultura calcistica speciale, l’ho avvertita subito quando sono venuto a Napoli per la prima volta da avversario, con l’Atalanta. I tifosi erano pazzi e molto appassionati, questo li rende diversi dagli altri. La città è veramente bella, il clima è meraviglioso. Ma ho soprattutto trovato un ambiente familiare, quello di cui avevo bisogno a questo punto della mia carriera”.
Milan-Napoli
Molto importante: affronteremo una squadra davvero forte, che sembra stia giocando bene con il suo nuovo allenatore. Ma andremo lì per cercare di ottenere il massimo. Scendere in campo con lo scudetto sulla maglia è una responsabilità, oltre che un privilegio”.
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