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Il caffè del professore – a cura di Bruno Siciliano, ordinario di Robotica alla Federico II

Ce lo stiamo trezziando …

Fondamentale vittoria da grande squadra degli Azzurri allo stadio di via del Mare contro un Lecce messo molto bene in campo da Baroni, soprattutto alla luce dei pareggi delle milanesi e della sconfitta dei penalizzati. Quanti ricordi di quella domenica 29 aprile 1990 col gol vincente di testa di Marco contro la Lazio che valse il nostro secondo scudetto! Forse non riusciremo a festeggiare bissando la stessa data, ce lo stiamo trezziando e siamo matematicamente a meno tredici punti dal traguardo, anche nell’ipotesi che il CONI annulli la penalità il prossimo 19 aprile e che loro le vincano tutte, eventualità alquanto improbabile.

La partita è stata l’occasione per un piacevolissimo weekend pasquale con amici cari. Partenza giovedì con sosta nella sempre affascinante Trani col suo bianco abbagliante. Alloggio in totale relax a Palazzo Mandurino, relais di charme a Zollino. Cena a Galatina, dove ebbe origine la storia del pasticciotto leccese quasi tre secoli orsono. Simpatica scoperta di una pizzeria napoletana con tanto di riproduzione del murales di D10S ai quartieri spagnoli.

Godibilissimo venerdì nel ritrovare lo splendido barocco leccese, gli altri amici e i ragazzi giunti da Napoli e persino da Milano. Pranzo scaramantico da Lerian, stessa location del settembre 2017 nell’ultima trasferta in terra salentina, altrettanto vincente. Fra sagne ‘ncannulate, ciceri e tria e altre specialità locali bagnate da negroamaro e primitivo, ci siamo caricati per la partita della prima serata.

 

 

Bello vedere lo stadio gremito in uno scenico tramonto inaspettatamente mite nonostante le previsioni. Come nella trasferta torinese di due settimane orsono, tifo sostenuto dal primo al novantesimo minuto grazie ai nostri ultras con striscioni, bandiere e megafoni, consentiti in trasferta. Da condannare, invece, i cori offensivi rivolti al nostro presidente da parte di una sparuta minoranza del settore ospiti e strumentalmente ripresi dalla curva nord locale per la rivalità storica col Bari. A mio avviso, è giunta l’ora di un dialogo sereno e costruttivo per unirci e raggiungere il terzo scudetto sognato da trentatré anni, tifando e festeggiando tutti assieme non solo in trasferta ma anche al Maradona.

Certo il gol vincente è venuto —ironia della sorte— grazie a un delizioso pasticciotto leccese, ma questo non deve sminuire la prestazione del Napoli che ha mantenuto il controllo della partita, gestendo al meglio sostituzioni volute e forzate. Gli scudetti si vincono anche grazie a queste vittorie. All’andata avevamo sofferto col Lecce e le altre grandi di certo non hanno avuto vita facile contro i giallorossi. Dalla sconfitta di inizio anno contro l’Inter sette vittorie consecutive —record della nostra storia— con un solo gol al passivo, dopo sei clean sheets. In mezzo la vittoria di Champions, altrettanto a rete inviolata, in quel di Francoforte.

Assolato Sabato Santo lungo la costa sino alla punta estrema orientale di Santa Maria di Leuca. A proposito dell’ultima sconfitta in trasferta, a quella fece seguito la vittoria forse non pienamente convincente contro la Samp e poi il roboante 5-1 per asfaltare i non colorati. Augurandoci che la sequenza delle tre partite sia la stessa con la prossima di Champions, Buona Pasqua a tutti i tifosi partenopei e a risentirci presto dal Meazza #FNSCD.

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