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Il caffè del professore – Àti tre pallun spezziali

Il caffè del professore – a cura di Bruno Siciliano, ordinario di Robotica alla Federico II.

C’è un detto napoletano “lèvate a miezo, famme fa o spezziale”. Lo speziale era il farmacista,
l’erborista intento ad approntare specialità galeniche nella cui preparazione era richiesta la massima
attenzione poiché la minima disattenzione o distrazione generata da chi si intrattenesse a perder tempo
nel negozio o laboratorio dello speziale avrebbe potuto procurar seri danni. Luciano Spalletti ―che di
suo ha un passato spezzino― sta dimostrando sempre di più di essere lo speziale del nostro amato
Napoli con la sua cura maniacale a ogni dettaglio del suo spogliatoio, il suo saper dosare le energie dei
suoi ragazzi e il suo saper leggere tatticamente le partite e i momenti topici di esse. Con le dosi in
farmacopea non si scherza, e neanche nel calcio! Il tutto ignorando coloro che spesso si affannano a
dare consigli non richiesti sulla miglior maniera di arrivare al sogno di tutti noi napoletani nella prossima
primavera e, magari, anche a qualcosa di più di un sogno.
A Spezia un’altra vittoria da grande squadra dopo un primo tempo bloccato che ha ricordato quello di
Salerno. La partita è stata sbloccata dal talento della coppia di gioielli partenopei che tutta Europa ci
invidia: un Khvicha apprezzabilmente tornato al gol ―che sia lui il rigorista da oggi in poi― e
mirabilmente altruista come vuole Luciano, come già in quel di Cremona, e un Victor in versione
Superman che ha compiuto il più bel gesto della giornata andando a consolare di persona, durante il
riscaldamento, la ragazza spezzina colpita accidentalmente da una pallonata nell’altra curva. Che
contrasto con la curva degli Ultras che hanno raggiunto il punto infimo del loro essere beceri con i canti
inneggianti alla morte di D10S nel secondo tempo, probabilmente frustrati dalla imminente sconfitta
della loro squadra.

Questa è stata una trasferta TUTTA PER LEI col mio carissimo amico Peppe, 1300 chilometri macinati in
auto in una giornata con partenza alle 4:30 e rientro alle 22:30, la scaramantica tappa all’albergo dove
alloggiava il Napoli a Lerici, come nelle ultime trasferte di Genova e Salerno.

Come mostrano le foto, avevo previsto non solo i canonici tre punti ma avevo anche predetto il risultato
finale 0-3 con tanto di marcatori nell’altrettanto scaramantica intervista pre-gara con Italia Mele, inviata
di Canale 8 nonché direttore di 100x100napoli.it.

L’ambiente del Picco non è stato certo dei più accoglienti. Un impianto e un terreno di gioco non degni
di una società di Serie A e la improvvida decisione di tenere chiuso il settore ospiti mettendo a
repentaglio la sicurezza dei nostri tifosi, oggetto di aggressioni verbali e provocazioni sia nei distinti sia in
tribuna. Fortunatamente, l’evoluzione della partita ha messo a tacere i supporters di casa ed è stato un
piacere vederli abbandonare gli spalti anzitempo per manifesta inferiorità.

La tersa giornata spezzina si è chiusa con un delizioso pranzo a base di pesce nell’accogliente bistrot
Petronilla dove siamo stati coccolati dal patron James ―che alla fine abbiamo scoperto essere juventino
ma ammirato del nostro gioco e della solidità societaria ― dalla talentuosa chef Daniela e dalla deliziosa
Elisabetta che ci ha servito. Il brindisi alla capolista in compagnia di una coppia di un simpatico finanziere
monteprocidano e della sua gentile signora fiorentina, altrettanto reduci dallo stadio.

Dopo la prossima in casa contro la Cremonese, seguiranno tre trasferte consecutive a cominciare da
quella al Mapei Stadium il prossimo 17 febbraio. Avanti così “gruosso” Napoli di tutti i record #FNSCD.

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