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Il caffè del professore. Brividi da una Milano AZZURRA

Bruno siciliano professore

Il caffè del professore – a cura di Bruno Siciliano, ordinario di Robotica alla Federico II.

Neanche il tempo di disfare la borsa giovedì sera al rientro dalla Scozia che sabato mattina si riparte con mio figlio Fabrizio per una nuova trasferta. Una 48 ore densa di impegni di quelle come piacciono a me. D’altronde la vibrante Milano offre sempre l’opportunità di mettere in pratica il mio mantra “keep the gradient” 😉

Nel pomeriggio di sabato visita alla società Oversonic a Carate Brianza. Con loro abbiamo iniziato una collaborazione sulla manipolazione bimanuale. È un gruppo di giovani ingegneri guidati da un visionario imprenditore brianzolo (di fede interista) Fabio Puglia che crede fortemente nello sviluppo di robot umanoidi per l’industria. Il loro Robee ha dovuto inevitabilmente indossare la sciarpa Napoli 1926 e la fascetta Chi Ama non Dimentica … Grazie DIEGO per la foto di rito di gruppo. Nel transfert in auto con il simpatico ing. Paolo Denti (di fede milanista) siamo ovviamente passati per Monza. Tra me e me ho pensato di andare a vedere la Juve il pomeriggio del giorno dopo: avrei potuto iniziare a godere ancor prima della serata 🙂

   

Cena con Fabrizio nel miglior ristorante di cucina Nikkei di Milano, e a mio avviso fra i 5 top in Europa, lo stellato Iyo in zona Sempione dove siamo stati accolti dall’amico maître Danilo (di fede juventina) che ci ha coccolato per la degustazione dei signature dishes che sono solito ordinare e in un paio di fuori menu da urlo. La chicca della serata è stata la presenza al tavolo accanto dei Ferragnez, giunti poco dopo di noi, che di lì a qualche minuto avrebbero ospitato Lazza e la sua compagna Debora. In realtà, mentre io avevo subito riconosciuto la coppia glamour, è stato Fabrizio a riconoscere il DJ rapper al suo arrivo. Devo dire onestamente che ha un look un po’ stravagante, ma pare sia molto amato dai giovani. Dopo il selfie di rito a fine cena, l’ho scherzosamente provocato sulla sua fede milanista ―durante la cena avevo sentito che il giorno dopo sarebbe andato in Curva Sud a San Siro― “vi diamo tre pigne domani” ha sentenziato … mi avrebbe fatto piacere sorseggiare un caffè con lui stamane, eh eh eh. La Ferragni (omonima di mia figlia Chiara) è dolcissima e davvero brillante. Al contrario, Fedez timido e introverso. Io non sono molto avvezzo al mondo degli influencers, ma devo dire che apprezzo molto questi due ragazzi intelligenti che hanno costruito il loro successo con dedizione e applicazione. Ho voluto esprimere loro la mia solidarietà per il momento difficile vissuto di recente con i problemi di salute di lui e un abbraccio per i loro bambini: tenerissima la videochiamata che hanno fatto con loro durante la cena.

La domenica in una Milano illuminata da un sole caldo di matrice partenopea è iniziata con una mattinata di lavoro ―per recuperare parte degli arretrati accumulatisi con le due trasferte in cascata― ed è proseguita a pranzo presso un’altra tappa immancabile della mia Milano gastronomica, il Langosteria Bistrot in zona Porta Genova, il migliore di pesce in città a mio avviso. Mi ha raggiunto il caro amico e mitico Carmine Martino, voce storica del Napoli dai tempi di Maradona, appena atterrato a Linate. Con lui abbiamo familiarizzato con un gruppo di ragazzi piacentini mezzi pazzi al tavolo affianco in città per la partita: anche loro di fede milanista ma, consci della forza del Napoli, hanno pronosticato una nostra vittoria al brindisi di fine pranzo.

Dopo aver sportivamente gioito delle sconfitte in cascata di Inter e Juve, mi sono avviato con Fabrizio verso San Siro per incontrarci con i suoi amici. Come commentavamo in metro, quella col Milan è una partita in cui si può mostrare la nostra fede abbastanza tranquillamente indossando sciarpe e magliette azzurre ―a differenza di quella con l’Inter che è pericolosa da quel punto di vista. La prova è nella foto dell’intervista con il Direttore Editoriale di 100x100Napoli.it, la carissima amica Italia Mele nella veste di inviata di Canale 8 ―il mio pronostico di 1‒2 a margine dell’intervista come nella foto sotto si sarebbe poi puntualmente avverato 😉

   

Quindi i girotondi infiniti della torre dello stadio per raggiungere la piccionaia del terzo anello verde del settore ospiti. Mancavo in quel settore da quel Milan‒Napoli del 1990 ―tre a zero per i rossoneri ma scudetto a noi a fine stagione. Negli anni successivi ero sempre andato nel primo o nel secondo anello dove la visibilità è senz’altro migliore. Sarà perché era stragremito di 5000 tifosi urlanti, sarà perché ho trovato la compagnia di amici abbonati dei distinti e persino di alcuni miei studenti che mi hanno chiesto il selfie di rito, ma certamente non avrei “pariato” tanto se fossi stato, probabilmente da solo, in tribuna.

 

La partita è stata sofferta come era da aspettarsi. Simile a quelle di Glasgow e di Roma per certi versi: un Napoli intimorito nella prima mezz’ora che poi è venuto fuori per imporre il proprio gioco come sa fare. Di certo lo spessore tecnico del Milan è superiore a quello dei Rangers e della Lazio, per cui alla fine abbiamo dovuto ringraziare San Gennaro che con un giorno di anticipo è intervenuto sulla traversa di Kalulu. Una vittoria da grande squadra con una difesa forte finalmente guidata da un Meret sempre più sicuro, un Marittiello (Rui) stoico, un centrocampo attualmente fra i più forti d’Europa, i due esterni Kvara e Matteo imprendibili e un commovente Cholito che ha firmato il gol della vittoria al culmine di un’azione da manuale.

Professore

La serata si è conclusa, dopo l’impossibilità di trovare un taxi dalla stazione di Porta Garibaldi, grazie all’angelo Massimiliano che ci ha offerto un passaggio con la sua auto dopo una faticosa giornata di lavoro come macchinista Trenord― per raggiungere gli amici piacentini in un ritrovo notturno dove ho incontrato la splendida Carolina Stramare, Miss Italia 2019.

L’ultimo impegno di una trasferta milanese da brividi è stato l’incontro con una delegazione di esperti da Singapore attivi nell’ambito del programma A*STAR Robotics Horizontal Technologyche sono in visita presso i più prestigiosi laboratori di ricerca in robotica in Europa. Si erano annunciati in visita al nostro PRISMA Lab per oggi 19 settembre, data concordata lo scorso aprile. Avevo dimenticato la festività del nostro Santo Patrono dipartimenti universitari chiusi― per cui ho dirottato l’incontro qui a Milano che logisticaeante si incastrava bene con il loro programma di viaggio. Siamo stati ospitati in una sala privé del Sine ―terza tappa obbligata di ogni mio soggiorno milanese― il ristorante gastrocraticodell’ottimo Roberto Di Pinto, talentuoso chef (e grande tifoso) napoletano, che ci ha deliziato dopo l’incontro di lavoro con i suoi piatti gourmet di ispirazione napoletana, fra cui il suo predessert a base di pisto dedicato a D10S.

   

Si rientra con l’adrenalina a mille, il mood perfetto per l’inizio del corso di Fondamenti di Robotica domattina alle 8:30. E pensate che lo scorso lunedì 7 marzo rimandai l’inizio del corso di Robot Interaction Control al secondo semestre dopo lo sconforto della sconfitta in casa proprio col Milan dopo il mancato rigore per fallo di Tomori su Osimhen e il gol fortunoso di Giroud. Il francese ha timbrato il cartellino anche ieri sera … ma stavolta il corso può iniziare nella maniera più AZZURRA possibile :-)) A risentirci dalla Johan Cruijff Arena per la prossima trasferta #FNSCD!

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