Primo Piano

Il caffè del professore: “Undici vittorie da Roma a Roma”

Il caffè del professore – a cura di Bruno Siciliano, ordinario di Robotica alla Federico II

Lo scorso 3 settembre dopo Lazio-Napoli cenammo da Candido e promettemmo al proprietario simpatizzante laziale che, per la par condicio, saremmo tornati a brindare dopo Roma-Napoli del 23 ottobre! Sic dixi, una sbornia di undici di vittorie da Roma a Roma.

Una trasferta non facile, sia dal punto di vista logistico per il divieto imposto ai residenti in regione Campania, sia dal punto di vista ambientale. L’Olimpico sold out in una festa di sciarpe, bandiere e cori in tutti i settori ―sarebbe bello vedere altrettanto al Maradona― e la panchina giallorossa con l’istrionico e teatrale Mourinho mettono molta pressione. Ma altri tre punti portati a casa in una serata esaltante!

Abbiamo avuto dei biglietti in regalo da parte di un caro amico, ma incombeva l’alea del documento da mostrare all’ingresso. Una sciarpa giallorossa e la patente auto ci hanno aiutato. Circondati da romanisti in Tribuna Tevere Premium, abbiamo sofferto in silenzio. L’attesa del VAR sull’episodio del rigore nel primo tempo ―rigore come quello su Lautaro a Firenze, anche no?― le occasioni del secondo tempo e quel giaguaro di Osimhen che, dopo aver fallito un’occasione più semplice, realizza un gol alla van Basten o meglio alla Careca 😊 Osi è un istintivo, gli riescono meglio le azioni dove ha meno tempo per pensare. Non potendo esultare, ho dato un gran pizzicotto sulla coscia a mio figlio Fabrizio e il cuore mi scoppiava di gioia!

All’ingresso ho fatto mente locale sul fatto che in TUTTE le partite del Napoli viste all’Olimpico in TRIBUNA TEVERE, comprese le due finali di Coppa Italia del 2012 e 2014, avevamo SEMPRE VINTO. Grazie Victor per farmi continuare la lunga serie positiva! Peraltro, per mera scaramanzia, a inizio secondo tempo ho deciso di mettere al polso la fascetta di GRAZIE DIEGO che tenevo nascosta in pugno all’ingresso. E l’amuleto ha funzionato anche stavolta.

D’altro canto uscire dallo stadio assieme al popolo giallorosso smoccolante che diceva “aho’ me so’ abbonato pe’ vede’ manco un tiro a porta daa Roma” non ha prezzo 😉

Vittoria sontuosa e commovente da grande squadra. Gestione efficace dei cambi: Politano subentrato a un Lozano pungente, spina nel fianco sul lato sinistro della loro difesa, che ha servito un assist no look a Osi per il gol vincente, schema sicuramente provato in allenamento. Lo stesso Victor lasciato in campo da Spalletti, a dispetto di quanto leggevo nelle varie chat “è ora che entrino Jack o il Cholito”.

A ristorante dopo le immancabili matriciana, carbonara e gricia, abbiamo amichevolmente commentato la partita con tifosi romanisti al tavolo accanto, che hanno sportivamente ammesso la superiorità del Napoli al di là dell’episodio vincente da fuoriclasse. Abbiamo peraltro stigmatizzato i soliti cori beceri sul Vesuvio, auspicando che squadre come Roma e Napoli possano e debbano rompere l’egemonia della triade Juve-inter-Milan che vincono da 20 anni a questa parte.

 

Nei banchi di nebbia fra Pontecorvo e San Vittore lungo l’autostrada del “sole” è apparsa la sagoma del pullman del Napoli. Avanti ragazzi noi ci crediamo. Due punti in meno nelle prime undici giornate rispetto all’anno scorso. Ma questo è un altro Napoli, che ha vinto con pieno merito le ultime undici partite ―le quattro di Champions e le sette di campionato dopo gli unici due pareggi contro Fiorentina e Lecce― imponendo il proprio gioco e vincendo divertendo. Rientro a casa alle 3:30, l’adrenalina è ancora altissima, rivedo gli highlights e continuo a “pariare” sui social, appena tre ore di sonno e lezione alle 8:30 come ogni lunedì mattina: volerò ovviamente! Alla prossima, forse ad Anfield, sicuramente al Gewiss #FNSCD

Comments

comments

Ultimi Articoli

To Top