Editoriale

Il Napoli affronta di faccia la tempesta. Ora bisogna resistere, il cammino è ancora lunghissimo

napoli esultanza

Le partite non sono tutte uguali, e alcune vittorie, a volte, lasciano sensazioni peggiori di alcune sconfitte.

Chiaro, che il successo copre sempre i problemi ma quando ti trovi in situazioni così complicate, la prestazione è un segnale da cogliere. In tanti, avevano dato il Napoli per spacciato, ben prima del fischio d’inizio che, pur sconfitto, non si è, mai, sentito senza speranze.

Spalletti, ha provato soluzioni tattiche diverse e i ragazzi ci hanno messo testa, gambe e cuore. Saranno quelli che rappresenteranno la squadra per alcune partite e lo faranno con orgoglio e dignità. È ovvio, che nella vita, come nel calcio, uno non vale uno.

Non siamo tutti uguali e non lo sono neppure i calciatori ma la differenza sta nel cogliere le opportunità usando le proprie qualità. Uno che, certo non ha alter ego, è Dries Mertens che si è ripreso il Napoli, ancora una volta, ancora nelle difficoltà è sempre lui, il recordman e la soluzione.

Il Napoli è al centro di una tempesta perfetta. Gli uomini di mare sanno che, se ti ci trovi dentro, devi ‘metterti alla cappa’ rallentare e prendere l’onda di prua. Prima o poi ne esci e torni ad avere il controllo, il metodo si applica anche al calcio. Affrontare di petto le difficoltà non facendosi travolgere, gestire e aspettare di venirne fuori.

Mai sentirsi domi o rassegnati, la stagione non è neppure a metà del percorso. Qualsiasi verdetto di oggi non varrà domani, conta solo essere nel gruppo, restare agganciati. La primavera racconterà il resto della storia e, poi, il finale.

Le chiacchiere e le sentenze di questi tempi, servono solo a riempire lo spazio tra una partita e l’altra o, peggio, come strategie destabilizzanti, vietato cadere nella trappola.

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