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Il Napoli un anno dopo: un confronto con la prima parte della stagione scorsa

napoli lazio rrahmani

Nel giro di una stagione il Napoli ha cambiato l’allenatore, passando da Gattuso a Spalletti, e modo di giocare. Com’è andata?

Senza mezzi giri di parole, c’è da dire che per gli azzurri le cose sono cambiate in meglio. Soprattutto in campionato, dove la differenza è netta in classifica; la stagione scorsa, al termine del girone di andata, gli azzurri erano settimi in classifica, in questa invece sono terzi.

Per quanto riguarda l’Europa League, invece, la differenza sta nel piazzamento nel girone. Ma qui c’è anche da considerare il cambiamento fatto alla competizione. Partiamo dalla Serie A.

Un balzo di quattro posizioni in classifica per il Napoli

Una stagione dopo, quello che risalta subito all’occhio è il balzo in classifica fatto dagli azzurri: da settimi a terzi, al termine del girone di andata. Con Gattuso in panchina, tra l’altro, il Napoli non conosceva mezze misure: o si vinceva o si perdeva. In ben 19 giornate di campionato, infatti, c’è stato solo 1 pareggio con 11 vittorie e 7 sconfitte (la partita con la Juventus di aprile era comunque del girone di andata).

Il Napoli, con Gattuso in panchina, ha chiuso il girone di andata 2020/21 con 35 punti, 42 gol fatti, 21 subiti e settimo posto in classifica. In estate è arrivato Spalletti e, confrontando il girone di andata fatto in questa stagione, si può notare come la musica sia cambiata. Partendo proprio dalla posizione in classifica: il terzo posto.

Con Spalletti il Napoli ha trovato equilibrio nei risultati, con un girone di andata che recita il seguente bilancio: 13 vittorie, 3 pareggi e 4 sconfitte. Inoltre Spalletti ha portato tranquillità e consapevolezza alla squadra, che si è poi manifestata con le prestazioni della squadra. Rimane comunque un po’ di amaro in bocca per le sconfitte contro Empoli e Spezia, al Maradona, per come sono arrivate.

Il bilancio del girone di andata con Spalletti si è chiuso con 35 gol fatti e solo 14 subiti; questo sta a significare che l’attuale mister ha lavorato bene anche con la difesa.

Europa League: qualificazione centrata sia con Gattuso che con Spalletti ma con una grande differenza

Per quanto riguarda l’Europa League, c’è una premessa importante da fare: da quest’anno le seconde qualificate nei gironi si confrontano con le terze classificate nei gironi di Champions League. Sul secondo posto di quest’anno nel girone di Europa League conquistato dal Napoli di Spalletti, tra l’altro, si deve tenere conto anche dei gironi diversi.

Quest’anno il Napoli ha battagliato con Leicester, Spartak Mosca e Legia Varsavia mentre la stagione scorsa gli azzurri si sono scontrati con Real Sociedad, AZ e Rijeka. Il girone di quest’anno è stato un po’ più ostico di quello dello scorso anno.

La squadra con Gattuso chiuse al primo posto nel girone mentre con Spalletti al secondo posto; qualificazione centrata per entrambi, ma ora c’è la sfida contro il Barcellona.

Risultati più continui per il Napoli di Spalletti

Quello che si può sottolineare di questa prima parte di stagione è che l’attuale allenatore ha portato una continuità di risultati che mancava al Napoli. C’è ancora una seconda parte di stagione, ed i conti si fanno solo alla fine, ma se la base è questa si può guardare in maniera positiva a quello che la squadra dovrà affrontare.

Rimane da correggere il difetto che, quando mancano uomini importanti in squadra, il Napoli non riesce a trovare il guizzo decisivo. In tal senso, le sconfitte arrivate contro Empoli e Spezia devono far riflettere.

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