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Il pensiero unanime dei big: “Il Napoli puo’ arrivare lontano, il suo gioco è dinamico”

Il Napoli cresce sempre più e crescono anche i pensieri positivi sulla squadra di Sarri. Il gioco è cambiato, c’è continuità, i gol si subiscono molto meno e si segna molto di più.
La Gazzetta dello Sport ha intervistato Ancelotti e Bruno Giordano ed entrambi hanno espresso il loro parere sugli azzurri.

Questo il pensiero di Ancelotti:Seguo con interesse il Napoli. Ha fatto ottimi risultati e Sarri è stato bravissimo a riproporre le idee che applicava a Empoli in una realtà più importante e con giocatori più forti. Il calcio del Napoli è molto dinamico, m’intriga parecchio. Lo scudetto credo lo vincerà la Roma. Per me ha l’attacco più forte perchè Dzeko, Gervinho, Iago Falque e Salah non ce li ha nessuno. Bisogna trovare un equilibrio”.

Bruno Giordano ha dichiarato:Questo Napoli può arrivare lontano, molto lontano. Può essere un’annata indimenticabile, almeno me lo auguro. Del resto, le favorite di questo campionato non hanno ingranato ancora e di conseguenza c’è grande equilibrio. Gli azzurri hanno dimostrato molta autorevolezza con le rivali dirette e anche in campo europeo, dopo l’esperienza maturata negli ultimi anni.
Al Napoli manca davvero poco per completare la propria crescita: deve solo iniziare a vincere anche contro le provinciali, poi non dovrà porsi più limiti.
La gara col Chievo? Nel percorso di maturazione è di sicuro una partita molto importante, ma il Napoli ha un vantaggio: in panchina c’è Sarri che arriva dalla provincia e che sa perfettamente come dall’altra parte si vivono gare del genere. Quindi, non credo ci sia il rischio di vedere gli azzurri deconcentrati. Il tecnico azzurro l’ho sfidato, quando ero a Catanzaro e lui guidava il Pescara. Sono contento che sia arrivato in alto partendo così dal basso. Se lo merita. La sua parabola mi ricorda un po’ quella di Ottavio Bianchi. Napoli la devi conoscere, in qualche modo devi “sentirla”. Bianchi ci aveva giocato, Sarri ci è addirittura nato. È l’uomo giusto per gestire l’entusiasmo della piazza che va cavalcato evitando però gli eccessi. Dovrà essere brava la società ad appoggiarlo nei momenti difficili. Noi avevamo un grande dirigente come Allodi, fondamentale per compattare l’ambiente che è fantastico ma talvolta troppo umorale”.

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