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Il Teatro dell’assurdo

La parola “Teatro” deriva dal Greco e significa “spettacolo”. Quindi, allentando leggermente le corde della rigidità dialettica, potremmo associare il calcio al teatro, in quanto spettacolo.

Ebbene, l’esibizione “teatrale” del Napoli nei 180° che l’ha visto avere la meglio sull’attrezzatissimo Swansea, a noi non è piaciuta.

ASSURDO andare in Galles e non fare un tiro in porta, ASSURDO non uscire sconfitti da quel campo solo grazie ai prodigiosi interventi dei nostri portieri, ASSURDO non aggredirli da subito ieri sera nella gara di ritorno, ASSURDO giocare a ritmi così bassi, ASSURDO patire gli attacchi avversari in quel modo e continuare a rischiare di prendere gol in qualsiasi momento, ASSURDO aver fatto un solo tiro in porta fino al momento del raddoppio di Higuain (77° minuto), ASSURDO avere una cornice di pubblico appena sufficiente per un appuntamento così importante, ASSURDO aver visto fare un cambio conservativo a Benitez (Fuori Callejon, dentro Britos), ASSURDO si giochi ancora con la maglia gialla, ASSURDO forse anche aver passato il turno.

La gara di ieri del Napoli ha deluso, la sua trama di gioco, ripetitiva, senza senso, ha lasciato presagire un dramma (sportivo), ma al tempo stesso, a tratti, ha fatto pure sorridere. Proprio come quelle messe in scena nelle opere del teatro dell’assurdo.

Forse è ASSURDO anche essere contenti. Ma noi lo siamo, perchè abbiamo un Presidente intenzionato a far crescere sempre più il Napoli, un allenatore pluri-titolato, un ottimo progetto, un centravanti straordinario, un pubblico assopito ma potenzialmente il più bello del mondo, e soprattutto perchè, nonostante tutto, il Napoli è agli ottavi di Europa League. 

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