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Inzaghi: “La mia sulla corsa scudetto. Sono arrabbiato con Messi e Ronaldo…”

benevento inzaghi

Filippo Inzaghi, leggenda del calcio italiano ora allenatore del Benevento, ha parlato in un’intervista a La Gazzetta dello Sport.

 

 

“Il calcio riparte, primo pensiero? Grande gioia ed emozione. Speriamo che il pallone ci porti serenità. Nel periodo peggiore, quando ogni giorno c’erano tantissimi morti, nessuno aveva voglia di calcio: l’unica esigenza era pregare e sperare. Mi auguro che questa drammatica esperienza serva per far tornare tutti sulla terra anche nel nostro mondo, ridimensionando certe cifre assurde. E’ il momento di resettare e rendere tutto più umano e normale.

Juve-Milan non sarà mai come le altre partite. Quando giocavo, la prima grande sfida della stagione era il Trofeo Berlusconi. In estate le squadre erano ancora in rodaggio, ma San Siro si riempiva e anche gli ascolti in tv erano altissimi. La gente aveva voglia di calcio e sarà così pure stavolta. Tra l’altro questa sfida conta tanto.

I cinque cambi? Non mi piacciono. Stravolgono troppo Però adesso sono utili per ridurre il rischio di infortuni, che comunque ci saranno come dimostra la Bundesliga. In ogni caso l’aspetto fisico conterà tanto, gli ultimi minuti saranno determinanti più del solito, ma alla fine la qualità verrà sempre a galla.

Cristiano Ronaldo? Lo porto come esempio nel mio spogliatoio perché so come si allena. Però sono un po’ arrabbiato con lui e Messi: grazie a loro sembra che nelle Coppe io e Raul abbiamo segnato poco.

Porte chiuse una sofferenza per i giocatori. Ma in questo momento bisogna sapersi accontentare. Mi incuriosisce la condizione delle squadre. Mi preoccupa lo stato di salute dei miei giocatori, però vedo un entusiasmo incredibile. Per fortuna il Benevento è vicino al traguardo, quindi ho lavorato molto a livello mentale più che fisico.

Lazio? Nello sprint finale Simone avrebbe potuto sfruttare il vantaggio di essere fuori dalle coppe e invece adesso il campionato non sarà disturbato da altre manifestazioni. Però la Lazio deve inseguire il suo sogno, sono convinto che possa farcela. Anche l’inter se vince il recupero è ancora in corsa: con un allenatore come Conte non si arrenderà mai.

Il record più bello sono la serietà, l’impegno e la dedizione che i miei giocatori hanno sempre mostrato nel corso della stagione e che ci hanno consentito di vincere tantissimo. Avevo un debito di riconoscenza per il presidente Vigorito e con il ds Foggia, sono molto contento per loro e per i tifosi che mi hanno accolto benissimo. Poi se guardiamo al campo, è bello vedere che tra A e B dei più grandi campionati europei nessuno ha preso meno gol di noi: siamo davanti a Real e Liverpool”.

 

 

L’intervista completa sulle pagine de La Gazzetta dello Sport.

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