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Italia Mele: “Molti degli attuali titolari devono cambiare atteggiamento e mentalità, chi non è in grado, qualunque sia il motivo, va fuori”.

Italia Mele

La crisi senza fine del Napoli, le parole di Gattuso in conferenza stampa, dalle ambizioni scudetto alla paura di lottare per non retrocedere in Serie B: ne parliamo con il Nostro direttore Italia Mele.

La crisi del Napoli e le parole di Gattuso: “A volte la strada per uscirne è dirsi le cose in faccia”. Una non tanto velata ammissione di un gruppo spaccato vera spiegazione di una annata così deludente?

“Sicuramente le parole del mister accendono i riflettori su tutte le mancanze dei calciatori. Gattuso ha ripercorso la propria esperienza da calciatore, nella quale separava le relazioni personali dal ‘rapporto di lavoro in campo’.
Di fatto qualunque siano i problemi(se mai ne esistano) tra alcuni calciatori, devono risolverli privatamente e se non sono capaci di farlo non possono giocare. Di fatto tutto ciò che oggi è collaterale al campo deve obbligatoriamente essere messo da parte per evitare l’incubo più grande: La retrocessione. Chi non è in grado, qualunque sia il motivo, va fuori”.

Sempre in conferenza stampa Gattuso ha parlato spesso di “Veleno” e che la sua più grande delusione è la mancanza nella squadra di “Orgoglio e cattiveria”: al di là degli infortuni il senso delle parole del mister è che qualcuno ormai non si sente più parte integrante o non crede più nel progetto Napoli?

“La mancanza di particolare cattiveria agonistica è una caratteristica ormai atavica di questo gruppo. Anche nei tempi più splendenti la forza del Napoli era nelle qualità tecniche e tattiche espresse da una idea di gioco ideale per le loro abilità. Quante volte in questi anni il Napoli è venuto meno nei momenti topici per mancanza di furore e cattiveria agonistica? Tantissime volte. Il passato non si può cambiare ma non va dimenticato. Mi sembra questo il problema più che il senso di maggiore o minore appartenenza. Se si esce da questo buco nero probabilmente lo staff tecnico dovrà tenere in considerazione le caratteristiche mentali oltre che fisiche e tecniche dei prossimi acquisti”.

Dal secondo tempo con la Lazio alla vittoria con il Perugia senza mai tirare in porta fino alla gara ‘imbarazzante” come l’ha definita Gattuso con la Fiorentina: un’involuzione tecnico tattica in pochi giorni che deve preoccupare per il futuro?

“Tutto l’ambiente non deve essere preoccupato ma preoccupatissimo. Oggi l’orizzonte è gravido di nubi nere.
Tutto quello che poteva andare male è andato peggio. Se si arriva anche al non gioco è uno sprofondare verso il nulla”.

Senza girarci intorno: Gattuso con le sue idee di squadra propositiva è l’allenatore giusto per lottare per salvezza?

“Oggi non è questione di modulo o idee tattiche di un allenatore. Stiamo parlando della capacità di calciatori di ricominciare a fare quello per cui sono pagati. Sicuramente molti degli attuali titolari devono cambiare atteggiamento e mentalità perché non c’è un gruppo che assorbe e compensa i deficit degli anelli deboli”.

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