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Juan Roman Riquelme: l’addio al calcio di un artista

Un talento mai banale. Lascia sempre una strana sensazione l’addio al calcio di un grandissimo talento, a prescindere dalle squadre in cui ha militato nella sua carriera.
Soprattutto quando a lasciare il campo è uno dei più forti numeri 10 degli ultimi anni.
La storia di Riquelme, fatta di vittorie e successi, non può essere interpretata diversamente.
Già quando militava nelle giovanili dell’Argentinos Junior, ‘El Mudo’ (il taciturno) attirò l’attenzione dei maggiori club argentini come come il Boca Juniors.
Con la maglia del Boca vince la sua prima Coppa Libertadores e la Coppa Intercontinentale ai danni del Real Madrid.
Dopo essersi trasferito al Barca, viene ceduto al Villareal dopo una sola stagione. Qui diventa un elemento determinante per la cavalcata Champions del ‘sottomarino giallo’ che al termine del campionato si classificò terzo.
A testimonianza della grande stagione disputata, l’autorevole quotidiano sportivo Marca gli conferì il titolo di calciatore più artistico.
La sua avventura in Spagna si interruppe per dei dissapori con l’allenatore Manuel Pellegrini e Roman decise di tornare al Boca e chiudere qui la sua brillante carriera fatta di 529 presenze e 131 gol segnati.
Classe cristallina e giocate mozzafiato. Questo è stato Juan Romàn Riquelme.
Definito così da un altro campione argentino come Jorge Valdano:
Chiunque, dovendo andare da un punto A ad un punto B, sceglierebbe un autostrada a quattro corsie e ci impiegherebbe due ore. Chiunque tranne Riquelme, che ce ne metterebbe sei utilizzando una tortuosa strada panoramica, ma riempiendovi gli occhi di paesaggi meravigliosi”.

Articolo di Alessandro De Mattia

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