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Juventus, rosso di 40 mln: c’è il rischio FPF

paratici

Marco Bellinazzo, giornalista de Il Sole 24 Ore, sul suo blog ha analizzato la situazione economico-finanziaria della Juventus.

 

I conti al 30 giugno 2019, dunque, dovrebbero chiudersi con una perdita che sfiora i 40 milioni. Per la Juve arriva il secondo rendiconto in rosso. La stagione 2017/18 aveva determinato una perdita di 19 milioni. Il triennio 2016-18 rilevante quest’anno ai fini della verifiche Uefa per il fair play finanziario non crea problemi.

Essendo il saldo totale negativo per una ventina di milioni (anche senza sottrarre i costi ritenuti “virtuosi” da Nyon). Un altro deficit importante nel 2019/20 invece potrebbe mettere in allarme la Uefa, considerato il limite di perdite tollerato pari a un massimo di 30 milioni nel triennio

Il passivo nella scorsa stagione, con l’eliminazione ai quarti di finale contro l’Ajax che ha privato il club di circa 40 milioni di potenziali proventi derivanti dalla vittoria in Champions, è stato contenuto con le operazioni di calciomercato. L’ultima plusvalenza in ordine temporale è stata quella realizzata il 30 giugno scorso con la cessione di Leonardo Spinazzola alla Roma. Si è trattato anche del surplus più alto della stagione pari a 26,6 milioni.

Le altre plusvalenze sono legate ai trasferimenti di Cerri al Cagliari (8,4 milioni), Audero alla Samp (19,9 milioni), Caldara al Milan (22 milioni), Sturaro al Genoa (12,9), Orsolini al Bologna (10,5). Oltre al bottino delle plusvalenze (in totale, come detto, 115 milioni), la Juventus ha accumulato anche 28,5 milioni per i prestiti dei suoi tesserati: Higuain (ora rientrato alla base) ne ha garantiti 18 tra Milan e Chelsea; Favilli 5; Pjaca 2.

A questi si sommano i bonus riconosciuti per i prestiti temporanei (prima dei rispettivi riscatti).

Cerri (1 milione), Audero (1 milione) e Sturato (1,5 milioni). Nell’ultima sessione di mercato Paratici ha già messo fieno in cascina con 51,1 milioni di plusvalenze ricavate dai trasferimenti di Kean all’Everton (22,5) e Cancelo al City (28,6). Nel nuovo bilancio relativo all’anno appena iniziato il costo del lavoro allargato (ingaggi più ammortamenti) per la Juve si è però ulteriormente accresciuto”.

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