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Krol: “Chi verrà dopo Spalletti si ritrova una eredità che dovrà sfruttare: una specie di miniera d’oro che lo renderà famoso senza dover fare particolare fatica”

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Nell’edizione odierna de ‘Il Mattino’ è intervenuto l’ex giocatore Rudy Krol.

«Gli schemi buoni restano sempre nella testa dei giocatori per almeno un altro anno. Chi verrà dopo Spalletti si ritrova una eredità che dovrà sfruttare: una specie di miniera d’oro che lo renderà famoso senza dover fare particolare fatica. Come avvenne a Kovacs quando prese il posto di Michels.

Il Napoli è fortissimo. Se il tecnico che viene ha l’umiltà di proseguire nel lavoro fatto in due anni da Spalletti e che ha portato il Napoli così in alto, allora non potrà che far bene. E il Napoli continuerà a vincere. L’erede di Spalletti deve solo avere la furbizia di raccogliere il lavoro straordinario fatto da Luciano, i suoi schemi, i movimenti, le tattiche. Perché i calciatori non chiedono altro.

Più duro fare a meno di Kim?
Certo, è un giocatore che è migliorato tantissimo con il lavoro giorno dopo giorno di un maestro come Spalletti. Non è che il prossimo difensore che viene nel Napoli può capire il calcio italiano con la stessa velocità del coreano.

Un consiglio a De Laurentiis su chi prendere per il dopo Spalletti?

Cerchi di capire se il nuovo allenatore ha la stessa mentalità di Luciano. Perché quando una squadra crea una macchina di gioco così belle, non vede l’ora di continuare a farlo. Quindi i calciatori accettano con entusiasmo chi verrà e dirà: “continuiamo esattamente come ha fatto il vostro allenatore”. Mentre avranno sicuramente una certa resistenza se gli dovesse essere chiesto di cambiare, di fare cose diverse rispetto a quello che li ha portati a vincere lo scudetto».

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