Rassegna Stampa

La Federcalcio pronta alle riforme per recuperare credibilità all’etero e combattere il razzismo

Gabriele Gravina

La Gazzetta dello Sport oggi in edicola offre ai propri lettori un focus sulle riforme che attendono la Federcalcio per il rilancio definitivo del movimento calcistico nazionale.

La Federcalcio intende aprire una nuova stagione per il cosiddetti “Rinascimento del Calcio”.

Regole chiare. Una squadra sarà fuori dalle competizioni se non pagherà gli stipendi per un secondo
bimestre. La regolarità dei campionati, il primo effetto delle nuove regole d’ingaggio, chiamiamole così, imposte un anno fa, è stato il biglietto da visita con cui si è presentato Gravina. Norme varate e comunicate con grande anticipo, più chiare e con meno equivoci. L’impossibilità di integrare le domande di iscrizione ai campionati, norma felicissima, ha ridotto drasticamente i tempi e tagliato il mare di penalizzazioni con cui un tempo partivano i campionati.

Tempi e sanzioni. Anche i tempi della giustizia erano diventati un problema. E allora il Codice è stato modificato perché garantisse tempi certi, procedimenti celeri e rapida pubblicazione di dispositivi e motivazioni. A proposito di giustizia, e di provvedimenti che apriranno una nuova stagione, Gravina ha toccato un «totem», la responsabilità oggettiva delle società, inserendo attenuanti ed esimenti in caso di comportamenti virtuosi:
un’apertura che in realtà stanerà i club e li costringerà a impegnarsi, sul serio, contro i tifosi razzisti e violenti (la direzione presa dal Verona dopo i buu a Balotelli lo conferma). Ha prodotto i primi effetti concreti anche la scelta di semplificare la procedura di interruzione delle partite in caso di manifestazioni razziste o discriminatorie: dai
direttori di gara al giudice sportivo, ora sembrano tutti più sensibili. Gli arbitri, oltretutto, si sentono più tutelati dopo che sono state inasprite le sanzioni contro chi li aggredisce, verbalmente e fisicamente.

Grandi eventi. Il Congresso elettivo dell’Uefa, l’Europeo Under 21–eventi la cui assegnazione va ascritta alle
gestioni precedenti –, il summit della Fifa: tre successi che hanno restituito lustro e credibilità internazionale alla Figc. Ora il cammino verso la sfida inaugurale di Euro 2020, prevista aRoma. Parallelamente, c’è stato il
varo del nuovo Club Italia e delle Legends azzurre, senza dimenticare quello storico della sezione paraolimpica e la messa in funzione della Divisione femminile, in cui la Figc ha immesso mezzierisorse. La Nazionale delle ragazze ha disputato uno splendido Mondiale, quella dei maschi è tornata al livello che le compete, guadagnando il pass europeo con tre turni di anticipo.

In cantiere. La realizzazione di una Coverciano giovanile a Roma e il varo della centrale unica della Var a
Firenze. In generale, una nuova politica sulle infrastrutture, che metta il calcio italiano nelle condizioni di candidarsi all’organizzazione degli Europei 2028.

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