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La mentalità del tifoso napoletano è cresciuta, alla pari del desiderio di vittorie: ma conviene dire il contrario

In tanti ci sono rimasti davvero male che al San Paolo (come a Madrid) non à successo nulla e che i tifosi napoletani che non avevano nulla da dimostrare, hanno confermato la loro civiltà sportiva.
Eppure alcuni avvoltoi intellettuali pur di gettare fango sui napoletani, hanno stigmatizzato la solitaria, innocua e goliardica invasione di campo nella semifinale di Coppa Italia e i fischi che i napoletani hanno riservato a Higuain. Secondo queste menti elette certi episodi avrebbero mortificato il calcio italiano addirittura più dei volgari “Merda”  rivolti al portiere avversario dai bambini juventini, accolti nel settore dello Stadium squalificato per le intemperanze dei loro omologhi maggiorenni.

Da 8 anni consecutivi in Europa soffiando il posto a qualche club prestigioso del nord. Bilanci sani e niente debiti. Unica in Italia che pratica un calcio apprezzato in tutta Europa. Settore giovanile che, con i ragazzi del 2003, ha iniziato a dare i primi segnali di rinascita dopo gli anni del declino fino al fallimento che hanno creato un vuoto generazionale nel quale si sono inseriti in maniera scaltra i clubs del resto d’Italia.

Insomma il Napoli inizia ad essere temuto e ha tutto per poter tornare a vincere anche senza Maradona.
Le manca davvero poco e quel poco De Laurentiis sta provando a costruirlo seguendo l’unica via concessa a chi non si può permettere gli ingaggi esagerati pagati ai presunti top-players:

  • il gioco di Sarri
  • l’ardore sportivo di potenziali giovani campioni
  • il desiderio di rivincita di campioni inabissati nell’ombra dell’anonimato come Higuain nel Real Madrid.

Ferlaino ha vinto il primo scudetto dopo 18 anni di presidenza. De Laurentiis ha tempo fino al 2022 per soddisfare la fame ‘tricolore’ dei napoletani che, al contrario di quanto farebbero pensare certi luoghi comuni, non sono disposti ad accontentarsi solo del godersi la squadra più bella da vedere in Europa.

Ma da persone intelligenti i napoletani hanno capito che la strada tracciata dalla gestione De Laurentiis è quella giusta e sono disposti ad aspettare che le vittorie siano una logica conseguenza e non il frutto del passaggio di meteore che una volta passate farebbero tornare il club indietro di diversi anni come accaduto in passato.

Non solo. I Napoletani iniziano ad essere stufi di chi intende sfruttare la loro passione per sfogare frustrazioni personali contro questo o in favore di quell’altro, degli isterismi dei fratelli Higuain, dei luoghi comuni che ogni tanto qualche mente eletta tira fuori in maniera provocatoria.

Il tifoso napoletano vero è cresciuto, ma la considerazione nei suoi confronti a qualcuno conviene ancorarla agli anni sessanta. Forse così è più facile lanciare esche destabilizzanti.

Forza Napoli !

 

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