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La metamorfosi è completa: Mertens, altro che “falso nueve”

Il Napoli pare aver trovato l’attaccante che è mancato per mesi.

I numeri parlano chiaro, non sono equivocabili. 7 gol in 2 partite. Una tripletta a Cagliari, un poker al San Paolo contro il Torino. Dries Mertens ha trovato la sua dimensione definitiva. Si è infilato a fatica, ma neanche troppo, nel vestito che Sarri aveva cucito per calciatori con ben altre caratteristiche. Ci è riuscito meglio di altri con il tempo, evidenziando ulteriormente quanto l’assenza Milik sia pesante. Le statistiche dicono che Mertens ha rivestito meglio che mai il ruolo di punta negli ultimi 180′, completando una trasformazione temporanea ma molto fruttuosa. La prestazione, ottima, di Cagliari è stata superata da quella fornita oggi contro il Torino. In terra sarda furono 28 i tocchi in totale, con 9 tiri di cui 3 trasformati in gol. Nella partita contro la squadra di Mihajlovic, Mertens ha invece totalizzato 49 tocchi con 6 tiri totali, di cui 4 finiti alle spalle di Joe Hart. Proprio il portiere inglese ha aspettato il belga facendogli i complimenti per la prestazione a fine partita.

Molto spesso dover fare di necessità virtù regala sorprese che non si sarebbero mai presentate in una situazione di normalità. Dopo aver sofferto maledettamente l’infortunio di Milik, proprio poco prima di gennaio Mertens si è calato al meglio in un ruolo non suo, trascinando la squadra in alto tra Serie A e Champions League. Presto il belga tornerà nel ruolo naturale, alla sinistra della punta centrale, ma aver scoperto l’aiuto che può dare in questa posizione potrà rivelarsi un grande aiuto per Maurizio Sarri. Non chiamatelo falso nueve.

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