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La stagione del Napoli: centrocampo crocevia del bel gioco

100x100napoli.it analizza la stagione del Napoli reparto per reparto. La seconda puntata è dedicata al centrocampo: folto, solido e fantasioso per un misto di quantità e qualità.

 

La corsa, la grinta e la cattiveria del guerriero Allan. La regia e la personalità di Jorginho.  Il tocco sopraffino, gli assist e le incursioni del capitano Marek Hamsik. Sono queste le principali caratteristiche del centrocampo titolare del Napoli di Maurizio Sarri. E’ sulla loro sinergia che gli azzurri hanno costruito la propria identità di gioco: possesso palla prolungato, alternato a rapide e precise verticalizzazioni sulle punte; tanti palloni recuperati in fase di non possesso. Una delle grandi novità rispetto alle passate stagioni è quella tattica: l’aggiunta di un uomo in più sulla linea mediana del campo offre più copertura alla difesa. Una grande mano arriva dal calciomercato estivo del 2015. L’acquisto di Allan dall’Udinese va ad assicurare il filtro e la robustezza che erano mancati in passato. Il venticinquenne brasiliano è molto più che un umile interdittore perché dotato anche di un buon dribbling. Ai nastri di partenza sorprende tutti anche per l’apporto in fase realizzativa: 3 reti, tutte nella prima fase del campionato, ed addirittura 7 assist vincenti tra campionato ed Europa League. 
Nel terzetto dei titolarissimi, il dinamismo e la fisicità del brasiliano sono equilibrate dalle geometrie di Jorginho. Grazie alle sue doti tecniche ed alla visione di gioco si passa da un calcio verticale e immediato sul trequartista (stile Empoli) ad un maggiore fraseggio in orizzontale: il cambio di marcia passa dai suoi piedi. Il nuovo “direttore” orchestra con abilità i disimpegni in fase di possesso ed incanta con giocate semplici e concrete. Molto metodico, forse fin troppo, l’ex Verona latita nelle conclusioni in porta ed è uno dei meno prolifici della squadra: di gol nemmeno uno. Preciso, invece, nell’ultimo passaggio: 6 assist.
E’ stata una stagione importantissima anche per Marek Hamsik. Il capitano della nazionale slovacca e del Napoli è, probabilmente, il vero motore della squadra. A testimonianza di ciò l’altissimo numero di presenze: ben 46 in stagione quest’anno in tutte le competizioni. I primi dati che saltano all’occhio sono il numero di assist, ben 7 decisivi e soprattutto nemmeno una sanzione disciplinare: 0 ammonizioni e 0 espulsioni. Dal punto di vista realizzativo arriva a timbrare il cartellino 8 volte (6 in campionato, ndr). Che sia una delle stagioni più importanti di Hamsik finora lo testimoniano i suoi record personali. Il capitano ha tagliato il traguardo delle 400 presenze in maglia azzurra ed eguagliato Diego Armando Maradona nella classifica dei cannonieri del Napoli di tutti i tempi arrivando agli 81 gol del Pibe. Instancabile.
Dai numeri spaventosi dei tre tenori del centrocampo a quelli dei comprimari. David Lopez, Mirko Valdifiori, Nathaniel Chalobah, Omar El Kaddouri e, da gennaio, Alberto Grassi si sono distinti per umiltà e capacità di aspettare, così come di sapersi adattare. Tra questi il più utilizzato è stato lo spagnolo David Lopez con 35 presenze (la maggior parte da subentrante, ndr) nelle quali è riuscito addirittura a segnare 1 gol. Lo segue subito dopo Omar ElKaddouri con 26 presenze e ben 3 gol (il più prolifico delle seconde linee, ndr). MirkoValdifiori ha totalizzato invece 15 presenze senza mai segnare, mentre  NathanielChalobah  in sole 9 presenze si è concesso 1 rete. Inedito AlbertoGrassi che con 0 presenze è l’unico degli azzurri a non aver mai visto il campo se non dalla panchina.


A cura di: Alessio Pizzo e Daniele Naddei

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