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L’analisi tattica con immagini di Lazio-Napoli: Zielinski-Fabian insieme è masochismo

Il Napoli perde 2-0 con la Lazio in una gara valida per la tredicesima giornata del campionato di Serie A.

Sconfitta meritata per gli azzurri che ieri hanno probabilmente offerto la peggior prova della stagione. Chiamato ad una prova di maturità importante, nonostante le assenze, il Napoli ha dato la sensazione di non averci mai creduto. Ha dato le chiavi della partita alla Lazio che nonostante il risultato pesante ha tirato solo due volte verso la porta di Ospina. Il famoso veleno invocato più volte dallo stesso Gattuso è un miraggio ed è mancato anche ieri in una partita in cui tutti si aspettavano una squadra arrabbiata dopo la sconfitta immeritata con l’Inter.

Lazio – Il 3-5-2 iniziale resta tale per tutta la partita soprattutto in fase di possesso in cui l’unica variante è la posizione da vertice basso di Escalante. In fase di non possesso la formazione di casa passa invece al 5-3-2 con gli esterni di centrocampo che scalano sulla linea dei difensori centrali.

Napoli – L’ormai classico 4-2-3-1 di Gattuso è stato confermato anche ieri sera e, a differenza delle altre partite, è rimasto tale anche in fase di non possesso quando il Napoli solitamente si dispone con il 4-4-2.

Il 4-2-3-1 del Napoli che resta tale sia in fase di possesso che di non possesso.

Zielinski-Fabian – Giocare con entrambi a centrocampo dal primo minuto non sembra essere la scelta più giusta soprattutto nelle partite con le grandi squadre. Quando nel centrocampo del Napoli, che sia con due mediani e il trequartista o con due mezzali e il vertice basso, giocano sia Zielinski che Fabian non ne beneficia praticamente nessuno.

I primi a subire questa scelta sono proprio loro due che ogni volta che giocano insieme non sembrano mai esprimere al massimo le proprie potenzialità. Un esempio antecedente alla gara di ieri è quello di una sola settimana fa nella partita giocata con la Sampdoria. Dopo una prestazione opaca nel primo tempo, Zielinski nel secondo tempo, dopo l’uscita dal campo di Fabian, sale in cattedra aumentando a livello esponenziale la qualità della sua prestazione. Possiamo tornare ancora indietro nel tempo quando Zielinski era assente per Covid e Fabian era autore di ottime prestazioni giocando da mediano come sta facendo adesso e come fa nella Spagna.

A subire questa scelta è poi la stessa squadra perché mancano gli equilibri. Per il gioco del Napoli partire dalla coppia Demme-Bakayoko, almeno nelle partite con le grandi, è già un passo in avanti per dare l’equilibrio che serve in partite di un certo livello. E’ chiaro che giocando ogni 3 giorni i calciatori devono rifiatare, ma perché ieri non si è partiti col centrocampo che ha permesso al Napoli di annullare l’Inter?

 

 

 

 

 

 

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