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Le tante staffette efficaci del Napoli di Spalletti

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Il Napoli di Spalletti continua a emozionare con continuità di risultati e talenti nella rosa.

Se si sente parlare tantissimo il Napoli per i suoi eccellenti risultati ottenuti dall’inizio della stagione in corso, il motivo è prevalentemente uno: la squadra di Luciano Spalletti è un gruppo vero, nel quale nessuno si sente riserva. A dirlo è stato Matteo Politano, attaccante esterno partito titolare nel match di ritorno contro i Glasgow Rangers valido per i gironi di Champions League e uno dei giocatori a entrare nelle rotazioni.

Il tecnico toscano è un allenatore scafato e sapiente, che è consapevole che in una stagione del genere, che verrà divisa in due di netto dai Mondiali che si giocheranno in Qatar dal 20 novembre al 18 dicembre, sarà importante dosare le forze per poter arrivare con profitto fino in fondo.

Proprio Politano, che in estate aveva fatto capire di voler partire, è uno dei giocatori che più sono stati beneficiati dalle tante rotazioni messe a punto da Spalletti, che ha capito come mantenere tutti i giocatori sulla corda. L’attaccante romano, autore di un grande assist per Victor Osimhen nella vittoria contro la Roma all’Olimpico, è uno dei giocatori più intercambiati dall’allenatore azzurro.

Presente in ben 15 occasioni, nelle quali ha segnato tre reti e fornito altrettanti assist, l’atleta classe 1993 non ha mai giocato una partita intera, e riprova della sua assoluta alternanza con Hirving Lozano. Il messicano, dal canto suo, ha disputato 14 incontri e solamente uno per intero. Quella tra Politano e Lozano è finora la principale staffetta organizzata da Spalletti, il quale considera entrambe le ali destre come titolari in questo Napoli che, insieme al Milan, vanta in questo momento la condizione di grande candidata alla vittoria del campionato. Infatti, i siti di scommesse mostrano delle quote molte basse per entrambe squadre sulle prossime partite, sintomo che abbiano più possibilità di vincere.

In difesa, invece, si è assistito pian piano alla grande progressione di Mathias Oliveira, terzino sinistro uruguaiano arrivato nella scorsa estate dal Getafe per poter offrire un’alternativa importante in quella posizione a Mario Rui, uno stakanovista in quella posizione.

E in effetti, dopo un inizio stentato anche per via di una preparazione condizionata dall’infortunio al ginocchio rimediato in nazionale, il sudamericano si è dimostrato una validissima alternativa al portoghese, uno dei giocatori più esperti della rosa partenopea. Non a caso, recentemente i due si stanno passando il testimone con continuità, dividendosi una partita a settimana, in modo da arrivare freschi all’incontro successivo. Una conferma della bontà dell’acquisto dell’uruguaiano, un calciatore classe 1997 che ha portato velocità, solidità e anche un notevole dinamismo nelle incorporazioni dalla retroguardia.

E così, mentre Juan Jesus e Ostigard hanno fatto comprendere a loro volta di poter essere validi sostituiti di Amir Rrahmani che si è infortunato contro la Cremonese, ecco che in attacco si profila il più grande rebus per Spalletti dal punto di vista delle rotazioni. Avere a disposizione come centravanti un fulmine di guerra come Osimhen è senza dubbio un lusso. Eppure, le grandi prestazioni da terminale offensivo di Raspadori e Simeone, due giocatori diversi ma comunque funzionali e incisivi, hanno dato all’allenatore toscano la consapevolezza di poter contare sempre su un elemento validissimo per scardinare le difese avversarie.

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