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Lindstrom: “Mi voleva il Liverpool squadra per la quale tifo, ma penso che venire a Napoli sia stata una buona scelta”

Kvara in allenamento in compagnia di Lindstrom

Dal ritiro della nazionale danese il nuovo calciatore del Napoli Jesper Lindstrom ha rilasciato alcune dichiarazioni al magazine danese Tipsbladet.

“Napoli? All’inizio credevo davvero che sarei rimasto all’Eintracht, ma poi il club ha dovuto cedere alcuni giocatori per via del Fair Play Finanziario. Pensavo di dover giocare un’intera stagione lì, ma improvvisamente da un giorno all’altro sono stato ceduto. E’ stato un po’ frenetico. Da un momento all’altro ti trovi a dover prendere un aereo, fare le valigie e dire addio a Francoforte. Ovviamente sono rimasto sorpreso, perchè mi avevano detto che non sarebbe stato possibile.

Ma è stato bello, non vedevo l’ora che accadesse qualcosa. Nel calcio non sei sicuro di nulla finché non ti siedi con carta e penna in mano. Solo in quel momento mi sono seduto e ho pensato: sono un giocatore dell’Eintracht Francoforte o del Napoli? Se le cose non fossero andate a buon fine e fossi rimasto a Francoforte, sarei stato comunque contento perché io e la mia ragazza stavamo bene lì.

C’era anche il Liverpool su di me, ma quanti minuti avrei avuto a disposizione per giocare? Sarebbe stato intelligente andare al Liverpool? Tifo Liverpool, quindi sarebbe stata un’avventura follemente interessante, ma se non gioco, tanto vale sedermi e guardarli in TV per un altro club. Adesso ho un’età in cui devo giocare con continuità a calcio. Ecco perché penso che venire a Napoli sia stata una buona scelta. È uno dei migliori club al mondo e mi hanno detto che giocherò e avrò molte chances.

Non è possibile girare per strada, ed è così anche per la maggior parte dei giocatori che vive fuori città. Non puoi andare a fare una passeggiata, devi coprirti altrimenti ti chiedono le foto. Già sapevo che sarebbe stato così, soprattutto perchè a Napoli c’è una sola squadra. Qui sono cresciuti con il Napoli, quindi è tutto esagerato, ma probabilmente bisogna abituarsi. Penso che sia più importante per la mia famiglia quando viene a trovarmi che io non possa semplicemente girare in città dopo l’allenamento e prendere una tazza di caffè e rilassarmi. È diverso, ma è un’esperienza incredibile”.

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