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L’Italia si prepara a ripartire: dal 18 via ai ristoranti, da giugno si torna a Teatro

Attività Napoli coronavirus

L’Italia si prepara a ripartire dopo il lockdown per il Coronavirus. Ecco le linee guida del CTS, così come riportate da Il Mattino.

“I ristoranti riaprono il 18. Sono state messe a punto le modalità. A cominciare dalla prenotazione obbligatoria ormai di fatto sicura.

I tavoli, possibilmente all’aperto, dotati di gel igienizzanti, devono avere una distanza che potrebbero superare i due metri e c’è l’obbligo di mascherina per andare in bagno o alla cassa. Per le spiagge invece i colloqui sono in corso e dovrebbero portare ad una distanza fra ombrelloni di 3,5 metri. Intanto spunta il verbale recente di una riunione del Comitato tecnico scientifico dedicato a scuola, teatri, cinema, braccianti irregolari.

Massima precauzione sul fronte degli spettacoli dal vivo, cinema, musei. Rigidi i numeri per quanto concerne gli spettacoli organizzati in sale teatrali e sale da concerto, all’aperto e al chiuso, con posti seduti preassegnati e inamovibili. L’idea è che si possa riaprire dalla prima settimana di giugno, ma bisognerà rispettare un numero limitato probabilmente non oltre il 25% della capienza. Fino a 200 persone per i teatri al chiuso (tra pubblico e addetti ai lavori, compresi gli artisti in scena), fino a 1000 persone per gli spazi all’aperto, come l’Arena di Verona.

Obbligo di mascherine in platea, ma anche sul palcoscenico e dietro le quinte. Obbligo di termoscanner agli ingressi: chi ha 37,5 di febbre non può entrare. Distanziamento di sicurezza: in sala le persone dovranno sedersi ad almeno un metro di distanza. Ingressi ordinati con porte differenziate per l’accesso e l’uscita, tassativi i dispenser di gel igienizzanti. Inoltre, il Cts raccomanda la vendita telematica dei biglietti così come è vietata la vendita al dettaglio di bevande e generi alimentari in occasione degli eventi. Sul fronte arte, c’è una serie di linee guida rigide per musei, monumenti e siti che registrano oltre i 100.000 visitatori l’anno.

La data prevista e confermata è quella del 18maggio,ma la riapertura sarà diversificata, con modalità graduali per i siti all’aperto, monumenti ibridi, musei al chiuso.

Gli ingressi vanno contingentati per fasce orarie e numeri di persone. Obbligo di mascherine per i visitatori durante tutta la visita e per i lavoratori dei musei. Ingressi a numero chiuso per bookshop e altre attività commerciali. Obbligatori i percorsi a senso unico e garanzia del distanziamento sociale anche nei servizi igienici.

Nelle scuole di ogni ordine e grado compresi i percorsi universitari, «non si raccomanda l’utilizzo» del termoscanner, «in considerazione della limitata efficacia nelle fasce giovanili e infantili».

Gli scienziati ribadiscono che le misure di base alle quali attenersi in tutte le attività sono igiene delle mani, protezione delle vie respiratorie, garanzia del distanziamento fisico e sociale incluse le fasi di ingresso ed uscita, utilizzo di mascherine, igiene rigorosa degli ambienti, ventilazione naturale, differenziazioni tra le vie di entrata e di uscita, frequente igienizzazione dei servizi igienici per dipendenti e utenti.

Il Comitato respinge la richiesta del Ministro dell’agricoltura «di concedere un «permesso temporaneo di sei mesi per garantire il lavoro» agli irregolari, essi vivono in condizioni igienico-ambientali degradate, senza alcuna possibilità di azioni di prevenzione con il rischio contagio per le comunità della zona. Riguardo il trattamento di pazienti covid-19 con plasma da convalescente non deve seguire il percorso di validazione nazionale previsto per gli studi sui medicinali”.

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