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Liverpool-Napoli: la partita della verità per gli azzurri

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Questa sera andrà in scena Liverpool-Napoli, partita di UCL molto delicata per gli azzurri; si può definire quasi una partita della verità.

Quasi due mesi dopo, Liverpool e Napoli tornano ad incrociare le loro strade nel girone di Champions League. Purtroppo però la situazione è ben diversa da quella dell’andata, dato il periodo burrascoso che sta vivendo il club azzurro.

I reds invece, tutto sommato, hanno quasi centrato la qualificazione come prima ed in campionato sono primi con 8 punti di vantaggio sulla seconda. Situazioni ben diverse tra le due squadre e per il Napoli questa può essere quasi una partita della verità. Questo perché per capire se il periodo critico è ad un passo dall’essere superato.

Ma come si affronteranno? Partiamo dalle probabili formazioni.

Il Liverpool ritrova Alisson rispetto all’andata, il Napoli senza Insigne

Rispetto alla partita di andata, il Liverpoo e Klopp ritrovano Alisson tra i pali. Questa è l’unica novità di rilievo, dato che bene o male il modulo dovrebbe essere quello solito, così come la formazione di base.

Per il Napoli invece non ci sarà Insigne, fermo a Napoli a causa dell’infortunio al gomito. Manolas dovrebbe stringere i denti ed esserci, resta da decidere anche per quanto riguarda Fabian Ruiz ancora acciaccato. Lo spagnolo è in forte dubbio.

Ad Anfield il Liverpool è una macchina da gol, il Napoli dovrà arginare questo per riuscire nell’impresa

Com’è ben noto, la squadra di Klopp in casa è una vera e propria macchina da gol. In più, non subisce una sconfitta dall’aprile 2017; va da sé intuire che non sarà semplice riuscire a portare a casa un risultato positivo per il Napoli, soprattutto in questo periodo.

Nonostante ciò, la partita è una di quelle che spinge in alto le motivazioni da sola. Gli azzurri, per riuscire nell’impresa, dovranno essere bravi ad eludere gli avversari e ritrovare la qualità persa nella manovra, partendo da dietro.

Un lavoro che dovranno svolgere i due centrali, Koulibaly e forse Manolas, con l’aiuto dei centrocampisti e dei terzini. In particolar modo questi ultimi dovranno essere bravi a farsi trovare nelle giuste posizioni per essere serviti, e fungere da scarico per i due centrali.

I reds, d’altro canto, giocheranno la loro solita partita fatta di pressing alto e ritmi alti. Si può tranquillamente pensare che gli azzurri potranno adottare un approccio più cauto, fatto di squadra corta e ripartenze veloci. A tal proposito, Lozano potrebbe essere una buona carta da sfruttare proprio per la sua velocità.

Il Liverpool non starà a guardare ed i tre lì davanti, Salah-Firmino-Manè, saranno capaci di creare tanti pericoli al Napoli. Le caratteristiche dei tre sono ben risapute e proveranno a sfruttarle per fare quanto più male possibile; in tutto ciò ci sarà anche l’aiuto di centrocampisti come Wijnaldum.

Oltre a non lasciare spazi al centro, con l’aiuto di un ritrovato Allan, gli azzurri dovranno essere attenti anche sulle fasce. Sia Salah che Manè, ma anche i terzini, proveranno a fare male anche lì; Di Lorenzo e Mario Rui saranno chiamati agli straordinari.

Se il Napoli riuscirà a trovare gli spazi necessari, comunque, potrà riuscire a fare male con Mertens ed il messicano. Zielinski sarà pronto a dare man forte, così come gli altri due di centrocampo: Callejon e, se sarà lui, Fabian Ruiz.

Per gli azzurri una partita di sofferenza?

Quella di questa sera si prospetta una partita di sofferenza per gli azzurri, anche se da queste partite si può ritrovare il giusto spirito per andare avanti. Il Napoli potrebbe ritrovare, infatti, la compattezza necessaria per raddrizzare una stagione storta, anche in caso di risultato negativo.

Anche perché, se dovesse arrivare un buon risultato, gli azzurri centrerebbero una qualificazione agli ottavi che a questo punto poteva risultare insperata.

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