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Machach, una carriera tra colpi di classe e colpi…di testa

Zinedine Machach si è reso protagonista di entrambe le ultime due amichevoli giocate dal Napoli contro Bayern Monaco e Wisla Cracovia.

 

Nelle due trasferte il calciatore francese ha messo in mostra quelle che sono le sue qualità che non è stato in grado di mostrare al completo nella sua esperienza napoletana.

Machach è un giocatore che a primo impatto non sembra rapido ma con la progressione diventa difficile da fermare. Un piede destro molto educato (lo si è visto contro il Bayern Monaco) e un dribbling secco che gli consentono di poter spaziare con tranquillità sulla trequarti offensiva.

Ma allora perchè questo calciatore non è ancora riuscito a farsi notare ad alti livelli?

Oltre ai colpi di classe la carriera di Machach è stata caratterizzata fino a questo momento da parecchi colpi…di testa, uno in particolare: quando era nelle giovanili del Tolosa ebbe un alterco con l’allenatore che terminò addirittura con una testata data dal calciatore. Questo episodio gli costò il licenziamento poco prima dell’arrivo al Napoli.

Zinedine di nome e di fatto. Si chiama così infatti grazie al fratello, grande fan di Zidane. Così racconta infatti lo stesso Machach:

“Mio fratello era un appassionato di calcio e io sono nato nel 1996, quando il giovane Zidane giocava nel Bordeaux. Lui ha chiesto a mia madre di darmi questo nome, si trattava di una scommessa sicura”.

Al momento, come detto in precedenza, non ha trovato spazio in alcun club importante: Carpi, Crotone, Cosenza e Venlo; sempre in prestito dal Napoli.

Insomma, una carriera di pochi alti e tanti bassi di un calciatore che, con la giusta testa e la giusta squadra che crede in lui, potrebbe riuscire a sfondare.

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