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Maglie: “Il Napoli paga inevitabilmente il passaggio da Sarri a Ancelotti”

Antonio Maglie, giornalista de Il Corriere Dello Sport, ha parlato a “Un calcio alla radio” trasmissione di Radio Crc.

“La Champions ha fagocitato i campionati,nel senso che garantisce introiti che il campionato non dà e un palcoscenico internazionale che si trasforma in introiti futuri. Tutto sta nell’utilizzare bene questo palcoscenico. La Champions si sta proponendo come un vero e proprio campionato europeo e penso che prima o poi ci arriveremo. Se ne parla dalla fine degli anni’ 90 di questo progetto.

Ci fu addirittura un progetto studiato, in cui si prevedeva un modello ad inviti, simile alla NBA americana. Non penso sarà qualcosa di questo tipo,ma semmai sarà legata ai campionati nazionali. De Laurentiis vuole puntare sulla Champions? Il tifoso vorrebbe sentire dire che si punta a tutto. Gli obiettivi non si selezionano, ma nascono strada facendo. Il campionato credo ovviamente non sia da accantonare, perché è quello che dà l’accesso a determinate competizioni. Bisogna giocare per vincerlo, anche perché sono troppo anni che la Juventus vince.

Andare avanti, poi, in Champions dipende da mille variabili. Possono capitare arbitraggi sfavorevoli, infortuni e poi c’è la bravura degli avversari. Se uno vuole vincere la Champions, deve allestire una squadra per vincerla e di conseguenza per vincere il campionato.

La condizione d’ Insigne? Non credo sia l’unico a vivere un periodo di appannamento. Credo che la squadra stia pagando il passaggio da Sarri ad Ancelotti, come era inevitabile. Penso che ci vorranno ancora due o tre partite sia per capire la condizione di salute del Napoli sia la condizione dei giocatori a livello individuale. Non è facile come passaggio. Questo assestamento può essere pagato nel lungo periodo?Dipende da quanti punti perdi. Un assestamento comporta un rendimento inferiore alle attese.

Dipende da quanti punti perdi e quanti ne avevi preventivati di perdere,ma credo che Ancelotti penso che abbia l’esperienza per limitare i danni ed uscire da determinate situazioni. Era meglio continuare con Sarri? Io sono culturalmente per la continuità. Noi in Italia avvicendiamo con eccessiva leggerezza d’animo gli allenatori. Invece la continuità può essere un valore aggiunto, soprattutto se le cose vanno bene. E con Sarri le cose andavano bene, ma dovendo cambiare la scelta Ancelotti mi sembra anche abbastanza azzeccata”.

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