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Malfitano: “Da due anni non abbiamo esclusive col Napoli, da parte nostra c’è apertura. Sono etichettato per la mia presunta juventinità”

Malfitano

Mimmo Malfitano è intervenuto nel corso del convegno AIAC organizzato da Football Leader sul tema “Rapporto tra allenatori, dirigenti e mass media”.

Queste le sue dichirazioni raccolte da tuttomercatoweb.com: “Non sono un giornalista da scrivania, ma un cronista di campo. Cioè uno di quei giornalisti che dal martedì al sabato andavano al San Paolo, oppure a Soccavo oppure a Marano, poi Castel Volturno. Quindi questo lascia intendere il rapporto che può esistere e il sentimento nei riguardi della società che segue.

Al di là delle preferenze interiori, io sono etichettato come juventino. Mi rivolgo ai giovani e ai tecnici, io oggi rappresento La Gazzetta dello Sport ma Sarri non sa chi sono. Evidentemente mi conosce perché qualcuno gli ha parlato male di me, io e lui non abbiamo mai scambiato una parola. E’ come se io camminassi in centro, incontro Callejon ma non ci fermiamo a parlare perché io conosco lui ma lui non conosce me. Io non riesco a entrare in questa nuova evoluzione dell’informazione, sono romantico e appartengo al blocchetto, alla penna, alla trasmissione settimanale in cui avevo dei giocatori ospiti in studio. Credo che il Napoli debba iniziare una ‘operazione simpatia’, servirebbe una maggiore apertura. Ma, se un presidente non perde occasione per dire che bisogna collaborare ed essere tifosi.

Sono due anni che la Gazzetta non ha una intervista esclusiva. Vogliamo parlare sempre dei rapporti tra giornalisti e Napoli? Esistono giornalisti di prima, seconda e terza fascia, poi i nemici. In questa ultima fascia ci sono solo io, che devo difendermi non solo dal Napoli, da De Laurentiis, ma anche dal procuratore di Sarri, dall’ufficio comunicazione. Noi vogliamo aprirci verso il Napoli, ma anche loro dovrebbero aprirsi. Finora non è mai avvenuta questa situazione, che crea distacco anche da parte dei nostri lettori. A Napoli il Corriere dello Sport vende più della Gazzetta, a Milano è l’inverso ma è normale perché ci sono politiche diverse in ogni città. Purtroppo c’è una chiusura, contro la Gazzetta. Io non mollo mai, sono andato sempre dritto fregandomene della mia juventinità presunta, delle offese, delle minacce e delle polemiche. L’altra sera ero in trasmissione, parlando di centrocampisti dissi che De Laurentiis dovrebbe andare da Xabi Alonso per fargli cambiare idea e convincerlo a giocare ancora e prenderlo a Napoli. Il giorno dopo, dai siti sono stato deriso scrivendo che non sapevo del suo ritiro. Se Malfitano scrive che De Laurentiis è fuori di testa, perché ha picchiato due poliziotti all’aeroporto, il giorno dopo si scrive che io sono contro il Napoli. Ma che giornalismo è? E’ giornalismo spazzatura”.

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