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Marocchi lancia la polemica del giorno: il Napoli doveva fermarsi sul 3-0? Il precedente del Napoli in Champions

“Era carino fermarsi sul 3-0 senza farlo proprio vedere. Se uno voleva essere carino con gli avversari doveva fare così”. Così Giancarlo Marocchi durante la trasmissione “Calcio Show” in onda dagli studi di Sky.

Marocchi la pensa come Enrico Fedele che lo scorso anno, dagli studi di TV Luna, commentò così la vittoria del Napoli per 7-1 in casa sul Bologna: “Il Napoli è stato antisportivo, non si ammazza due volte un morto”. 

Se Costacurata ne fa un problema di solidarietà professionale, Condò invece ha trovato giusto il comportamento del Napoli perchè il Benevento sarebbe stato umiliato più se l’avversario non avesse infierito piuttosto che perdere con un punteggio anche più netto dello 0-6.

Aldilà delle due teorie sul rispetto per l’avversario (giusto fermarsi o giusto continuare) c’è un aspetto fondamentale che suggerirebbe un comportamento come quello avuto dal Napoli contro il Benevento e contro il Bologna la scorsa stagione: la differenza reti.

La differenza reti può essere determinante per l’assegnazione di uno scudetto o anche di una semplice posizione in classifica utile per andare in Champions League o in Europa League, piuttosto che per la permanenza in Serie A.

Il regolamento del campionato di Serie A infatti prevede che per stabilire chi è primo tra due squadre che terminano a pari punti, i parametri da seguire sono i seguenti:

– punti negli scontri diretti
– differenza reti negli scontri diretti (i gol in trasferta non valgono doppio in caso di parità)
differenza reti generale
– maggior numero di reti segnate in generale
– sorteggio.

I tifosi del Napoli non hanno ancora dimenticato che nella stagione 2013-14 il Napoli di Benitez è stato eliminato in Champions League da Arsenal e Borussia Dortmund per un solo gol di differenza.

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