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Marquinhos: “All’andata il Napoli ha dominato ma al San Paolo li battiamo”

Queste le parole più significative della lunga intervista concessa da Marquinhos, difensore del Psg, ai microfoni della Gazzetta dello Sport. Ecco i passaggi più significativi.

 

“All’andata ci hanno dominato, al San paolo li battiamo. Siamo coscienti dell’importanza del match. Basta fare il conto dei punti. Tirata la linea, dobbiamo vincere. Magari non è una finale, ma dobbiamo comportarci come se lo fosse, con la mentalità migliore. Non sarà facile, dovremo fare una partita perfetta”.

Il Napoli vi ha già messo in difficoltà all’andata. Se l’aspettava?

“l Napoli non mi ha sorpreso, eravamo tutti coscienti delle loro qualità e della forza di una squadra che gioca da tempo insieme. I calciatori si conoscono perfettamente. E in più c’è l’esperienza di Ancelotti che conosce bene il Psg. All’andata hanno avuto una predominanza tattica. Non riuscivamo a pressarli e recuperare palla. E poi come ogni squadra italiana sono ben organizzati, giocano semplice, in modo offensivo. Però nella ripresa siamo tornati a galla. Dobbiamo ispirarci al nostro secondo tempo”. 

Chi l’ha colpita di più di questo Napoli?

“Vedere Allan, un compatriota, titolare in Champions da avversario, mi ha fatto piacere e mi ha colpito perché è davvero forte. D’altronde si è ben meritato la convocazione con il Brasile. Da difensore, ho visto da vicino la qualità di Mertens e Insigne, due attaccanti di alto livello»” 

Il Psg ha giocato con il 4-2-3-1 poi con il 3-4-3. Qual è la formula giusta?

“Difficile dirlo. In certi momenti della stagione eravamo più a nostro agio con due mediani, e Neymar sulla trequarti. In altri, ci sentivamo meglio con altri sistemi. In questo periodo funziona meglio la difesa a tre, come si è visto contro il Napoli nella ripresa, a Marsiglia (0-2) o contro il Lilla (2-1). Dipende anche dall’avversario. Tuchel studia bene le squadre che affrontiamo per poi disporci nel modo più propenso ad esprimere il nostro gioco. Siamo in evoluzione”

Cosa ha portato di nuovo Tuchel al Psg, rispetto ad altri tecnici, incluso Ancelotti che però non l’ha allenata?

“Mi sarebbe piaciuto lavorare con Ancelotti, ma Tuchel è un tecnico che sintetizza un po’ le caratteristiche necessarie per il Psg: ha personalità, idee chiare che riesce a trasmettere al gruppo. E’ una persona positiva che trasmette allegria, fiducia, sa essere vicino ai giocatori, ma anche tirarci le orecchie se serve. Mi piace, è quello che ci serviva”. 

Arrivate alla sfida con il Napoli con vari problemi, dalle rivelazioni sul fair-play finanziario, alla malinconia di Cavani, alle tensioni per i ritardi di Rabiot e Mbappé e il caso Verratti fermato in commissariato per un tasso alcolemico irregolare. 

“Marco ha dato la miglior risposta possibile con una gran partita contro il Lilla. E’ un ragazzo che sa gestire la pressione, ha personalità per farlo. Il resto, riguarda i dirigenti. Noi cerchiamo di focalizzarci sul campo, concentrando l’energia positiva per fare un risultato importante al San Paolo»” 

In questo Buffon, che sarà titolare a Napoli, sembra essere di grande aiuto. 

“Gigi è una leggenda, innanzitutto, e la sua sola presenza ci fa del bene. La sua esperienza poi serve a squadra e club per crescere ancora. Ed è una persona esemplare in campo e fuori. Dobbiamo ispirarci tutti a lui”.

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