Rassegna Stampa

Matthaus: “Maradona semplicemente il migliore di tutti, giocare contro di lui era un onore”

L’ex calciatore dell’Inter Lothar Matthaus ai microfoni della Gazzetta dello Sport ha ricordato le sue sfide contro il Napoli di Maradona e parlato anche della sfida di domenica.

“Ho molti ricordi, anche intensi, legati a Maradona. Era una festa in campo. Non importa se con la maglia dell’Argentina o del Napoli, Diego era semplicemente il migliore di tutti.

Giocare contro di lui era un onore, era stimolante, era una grande emozione. Che fosse un’amichevole, che fosse
un Inter-Napoli o la finale dei Mondiali. Era bello affrontarlo perché le gare erano dure, tese, sentite, ma sia prima che dopo la partita parlavamo cordialmente. Era vero antagonismo sportivo. 

La squadra giocava per lui non perché lui si imponesse, ma perché sapevano tutti che facendolo avrebbero vinto. Fuori dal campo discuteva con il presidente del Napoli per i premi dei compagni. Si affidavano a lui per qualsiasi
cosa.

Inter-Napoli di domenica prossima? Onestamente non ci sono giocatori che ammiro particolarmente, né da una parte né dall’altra. In entrambi i casi è il collettivo che emerge. Non ci sono i Matthäus o i Maradona. Mi piaceva
Lukaku, era uno che faceva la differenza, la sua cessione è stata pesante. Con Lautaro e Dzeko ci sono buoni giocatori, ma nessuno che faccia sempre la differenza.

L’Inter, vista la classifica, ha più bisogno di vincere. L’Inter vincendo tornerebbe in scia, sarebbe importante. È un campionato a tre. 

Ai miei tempi lo scudetto era conteso fra diverse squadre: dal Verona all’Inter lo vinsero 5 club in 5 anni. Quello era equilibrio, quella era incertezza.  All’epoca il calcio era più emozionante per i tifosi. La A era il campionato più competitivo al mondo. Era un onore parteciparvi. Una settimana giocavi contro Van Basten, quella dopo contro
Maradona, poi Baggio, Vialli e Mancini. Era stimolante potersi confrontare con questi campioni”.

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