Napoli

Mazz’ e panell’ fann’ e figl’ bell’.

Mazz’ e panell’ fann’ ‘e figl’ bell’

Forse i genitori di oggi non lo dicono più, ma fino alla scorsa generazione tutti se lo sentivano dire. “Mazz’ e panell’ fann’ e’ figli belli!”.

È un monito, un avvertimento. Un proverbio antico che parla di buona educazione ma che non è usato solo a Napoli, esiste addirittura una versione inglese.

spare the rod and spoil the child”

I tifosi hanno dei principi inossidabili, un paio sono: “Al di là del risultato” e “Solo la maglia”

La maglia, però, la indossano i ragazzi e va bene “Al di là del risultato”

ma a tutto c’è un limite.

I tifosi hanno accompagnato e sostenuto la squadra ovunque e comunque c’era il rispetto dovuto ai campioni d’Italia.

La storia mica si dimentica!

Poi, però, il credito finisce e si rifanno i conti.

A Monza c’erano urla nel silenzio.

Alcuni tifosi muti come annunciato, altri urlavano invettive contro la squadra che stava perdendo di nuovo, anche la dignità dopo aver perso le partite e lo scudetto a settembre.

I cori, in campo li hanno sentiti e gli striscioni li hanno letti, anche quelli che, dopo anni, ancora, non leggono  e non parlano l’italiano, fidatevi.

Le proteste hanno avuto un peso nella trasformazione del secondo tempo.

La consapevolezza che lo scempio di quest’anno,  potrebbe offuscare il ricordo degli immortali campioni d’Italia, ha aiutato tutti a ricordare chi erano.

Quando ci vuole ci vuole

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