Serie A

Mazzarri: “Le polemiche di questi giorni? Conta la maglia, conta il Napoli!”

Mazzarri in conferenza prima di Napoli-Salernitana. La partita stonata è stata quella con il Torino. Una gara negativa, diversa dalle altre. Sono fiducioso per domani.

A seguire le sue dichiarazioni:

Settimana particolare, giorni di ritiro, sono contento di quello che abbiamo fatto, abbiamo lavorato bene in questi giorni, mi piace lavorare sul campo, facendo allenamenti, stando insieme, guardando i filmati. Spero di vedere domani un Napoli diverso, più brillante, in varie partite ho visto il gioco come piace a me. La partita stonata è stata quella di Torino: la squadra ha giocato meno a calcio, anche se anche lì siamo stati poco fortunati. Partita negativa, diversa dalle altre. Sono fiducioso per domani.

Il vecchio Mazzarri? Ho 23 anni di carriera, nella precedente esperienza sono venuto qui, mi trovavo in una piazza importante con grandi aspettative. Prima semmai mi arrabbiavo di più, ora anche nella comunicazione sono più esperto. Sono arrivato qui dopo un  periodo in cui volutamente mi sono fermato, nel frattempo mi sono aggiornato, mi piaceva tanto come giocava il Napoli, mi sono acculturato anche sul 4-3-3, un modulo che mi piace,  devo avere i giocatori giusti per applicare un determinato modulo. Le variabili nel calcio sono tante. Ho studiato in questi ultimi mesi il modulo adottato dal Napoli. 

Un aiuto da parte del pubblico? Io ci metto la faccia, mi avevano suggerito di non farla oggi la conferenza, ma non mi nascondo anche se il momento è particolare. Conosco la gente di Napoli chiedo si l’aiuto del pubblico fino al 95′. Mi sento di dirlo, è la cosa giusta. 

Un punto sull’emergenza? Oggi parlo con più attenzione, domani mancano 6-7 giocatori, quelli che manderò in campo non è detto che non siano all’altezza. Sono focalizzato su questo, con l’aiuto del pubblico possiamo senz’altro riuscire a superare l’ostacolo.

Tanti elementi in questo periodo (Coppa d’Africa, infortunati, 4° posto a 5 punti e mancano 19 partite, agenti che litigano…la Supercoppa):  Ho goduto a stare in ritiro, li ho visti sul campo i miei giocatori. Parlo con loro che hanno il dovere di allenarsi bene e giocare, conta la maglia, conta il Napoli. Fare bene i calciatori e dare il massimo per la maglia, non mi interessa cosa succede fuori.

Mazzocchi? Se c’è qualche giocatore che può portare più ‘garra’? Lo spirito è importante, a Torino mi dispiace che ero nel gabbiotto, mi scuso con i giocatori. Restare in 10 uomini (è capitato già un’altra volta) penalizza tutto il sistema di gioco, mi raccomanderò con i ragazzi che non dobbiamo cadere nelle provocazioni. Non facciamoci innervosire, fino alla fine del campionato se possibile. Gli arbitri devono tutelare i giocatori

Se ho ancora la fiducia del Presidente? Darò qui l’anima per allenare i giocatori, l’obiettivo è vincere. Ritiro punitivo? Se capita dopo una partita come quella di Torino di andare in ritiro, come me anche loro devono essere contenti. Il Napoli che ha vinto lo scudetto non può essere in quella posizione di classifica, serve lavorare di più. Non reputo giusti i ritiri nel 2024 ma ci sono casi tipo questo in cui per rispettare la piazza è giusto farlo.

Si sente l’assenza di Kim? “Lo sanno tutti, era velocissimo, nei momenti di difficoltà partiva e aveva quella forza per ovviare. Se fai un calcio così propositivo devi pensare che ogni tanto fai un errore e sui 45 metri devi avere quel tipo dicaratteristiche. E’ anche vero però, che mi avevano contattato dal Messico, parlai con Lozano quando andò via dal Napoli. Era un giocatore importante: nel calcio moderno ci sono 5 cambi, i titolari non sono più solo 11, a Bergamo vincemmo quando entrò Elmas.  Sono venuto perché ho visto il fermento della piazza, Napoli mi vuole bene. Sono un po’ esperto dopo 23 anni, volevo dare un po’ di serenità ai tifosi che oggi soffrono. Cerchiamo di vedere anche quello che c’è di positivo.

Il Napoli ha subito molti gol di testa, se ci sarà posto per Ostigard per grinta e gioco aereo? Non ho pregiudizi, ho fatto giocare coloro che reputavo più adatti, non migliori. Con l’Inter giocò lui. Se sei un difensore devi stare attento a non far prendere gol alla squadra da angolo, l’avversario va marcato bene

 

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