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Milik: “Sono pronto per giocare. Vi racconto la mia riabilitazione. Ho letto tante cose sul mio infortunio”

Arek Milik, attaccante del Napoli, è impegnato con la Nazionale Polacca.

Il giocatore è stato convocato dopo l’infortunio al ginocchio, procuratosi proprio in una gara con la Polonia.

Dal ritiro, Milik ha rilasciato alcune dichiarazioni al portale Przeglad Sportowy. Queste le sue parole tradotte da 100x100napoli: “Lentamente mi sto riprendendo, la riabilitazione è un processo lungo: palestra, potenziamento, trattamenti per le gambe. Sto lavorando molto per recuperare al meglio”.

Come stai? “Miglioro di settimana in settimana, ormai l’infortunio è passato. Io vivo di partite, voglio passare tanti minuti in campo. All’inizio è stato difficile ma ora dopo tanto tempo il ginocchio è sano. Avevo bisogno di tempo per recuperare, non è come il muscolo che dopo 2-3 settimane torni a giocare. E ‘stato necessario allenarsi molto. Non sento alcuna differenza tra prima e dopo l’infortunio ma è difficile mostrarlo a tutti dicendo: “Guarda, guarda ora sono tornato come prima dell’infortunio”. Piano piano bisogna riprendersi anche perché la riabilitazione è un processo lungo: palestra, potenziamento, trattamenti per le gambe. Sto lavorando molto per recuperare al meglio. La cicatrice? Lo staff medico mi dice di mettere l’olio così piano piano andrà via”.

Pronto per tornare a giocare? “Di sicuro io sono pronto a giocare, ma ci sono cose che richiedono tempo, la riabilitazione e regolare esercizio fisico. Devo ancora lavorare. Si tratta di piccoli dettagli, completato questo processo la gamba è completamente guarita. Ho solo bisogno di un paio di settimane poi tutto sarà come prima l’infortunio, ne sono sicuro”.

Per qualcuno hai troppa fretta nel tornare a giocare: “Nessuno avrebbe rischiato la mia salute. Abbiamo letto un sacco di articoli sui giornali. Vedo che ci sono tanti articoli su di me ma a volte vale la pena chiedere alla fonte. Nessuno mi ha chiesto un parere. I fugo ogni dubbio: non sono tornato troppo presto, è tutto a posto! Mi sento bene, il medico ha dato il consenso. Anche lui dice che ci vuole circa una settimana per sentirmi meglio, devo avere prima il via. Rilassatevi, sono pronto. Sono contento che scrivono della mia salute”.

Ti sei allenato anche a casa, dove hai una palestra: “L’obiettivo era uno: tornare al più presto possibile. Tuttavia, ci vuole il consenso medico. Volevo essere in forma e preparato per ulteriori lavori. Ho creduto in me stesso e ci sono riuscito. Ho creato una palestra in casa. Alla fine mi ha aiutato nella riabilitazione. Ho cercato di non sovraccaricare le ginocchia. Non ci sono stati problemi. Non c’è stato giorno che ho dovuto ridurre il carico. Nessuna complicazione, nemmeno le ginocchia gonfie. Questo è il risultato di un buon funzionamento della riabilitazione. Soprattutto all’inizio è stato importante andare piano. Sono contento di essere guarito e di essere tornato così velocemente”.

Torni in panchina col Napoli: “Sono giovane e impaziente. Tuttavia, ho intorno a me persone più esperte. Ho voglia di giocare ma allo stesso tempo capisco l’allenatore. E’ difficile per lui cambiare le cose quando funzionano bene soprattutto negli ultimi mesi. Dries Mertens gioca alla grande nella mia posizione. Che dire … devo lavorare duro per ottenere sempre maggiori opportunità. Io gioco in una società seria, con grandi obiettivi. Pensare ad ottenere la Champions League è fondamentale. Sono cinque mesi dopo l’intervento chirurgico e la maggior parte dei giocatori dopo tale infortunio rimane ancora negli studi medici a lavorare sul rafforzamento del muscolo: io sono già due mesi in campo. Dobbiamo essere pazienti anche se io non lo sono. Ho capito però alcuni meccanismi e per ora accetto la situazione”.

 

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