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Pedullà: “ADL chiedi scusa a tutti! Fossi in Sarri andrei via”

L’esperto di mercato ha aspramente criticato il presidente del Napoli.

Alfredo Pedullà sta con Sarri. Il noto esperto di calciomercato, tramite il proprio sito ufficiale, si è schierato dalla parte dell’allenatore azzurro, dopo l’uscita infelice di cui si è reso protagonista Aurelio De Laurentiis ieri sera.

La squadra ieri andava elogiata a prescindere, fossi un calciatore azzurro mi sentirei offeso: De Laurentiis ha salvato solo Insigne, dicendo agli altri che non hanno avuto “cazzimma”. Se mi chiamassi Diawara e leggessi queste cose dette dal mio presidente mi interrogherei sul mio futuro al Napoli. Fossi il presidente azzurro, chiederei scusa a tutti, visto che ieri andava data una carezza a tutti. E invece De Laurentiis ha lasciato campo libero a tutti i santoni vestiti da corvi, quelli che aspettano l’occasione giusta per gettare veleno sul Napoli, che hanno nel tiro a bersaglio su Hamsik lo sport preferito, ma che in realtà non sanno nemmeno se il pallone è rotondo. Gente che non vuole bene al Napoli e si offende pure se osi dirglielo.

Su Sarri, ho grossa stima nei suoi confronti: ha rivalutato giocatori come Jorginho, Ghoulam, lo stesso Hamsik, ha perso Higuain, poi Milik per infortunio e si è inventato Mertens centravanti, è ancora in corso su tre fronti. Eppure non è la prima volta che viene attaccato in pubblico dal suo datore di lavoro, che invece lo aveva esaltato prima della sfida del Bernabeu. Datore di lavoro che per fargli firmare il rinnovo di contratto a 1,6 mln a stagione ha aspettato l’estate 2016. Cifra che poi andrebbe approfondita: ci sono colleghi di Sarri che prendono 3 mln senza neanche sapere come. Se devo prendere cazzotti mediatici, se non mi si è riconoscente dopo un lavoro strepitoso, fossi in Sarri darei il massimo fino a maggio per poi andarmene. Caro Maurizio, se queste sono le condizioni il calcio puoi farlo lontano da Napoli. Magari in cambio di una carezza, di rispetto totale. Perché la vita, anche di un allenatore, non è una clausola o una prigionia. Soprattutto quando dovrebbe prevalere la riconoscenza, questa sconosciuta. E invece no, schiaffi più schiaffoni. Ancora a Napoli: ma chi te lo fa fare, a queste condizioni? Diglielo oggi o domani al tuo pres: così pensa a un altro allenatore fin da ora, tu vinci più che puoi fino a maggio e ti togli dalle scatole. Perché le scatole sono piene, oppure hai ancora qualche scaffale libero?”.

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