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Pescara, Sebastiani: “I danni saranno ben più gravi della sospensione del campionato per un mese”

In diretta a ‘Punto Nuovo Sport Show’, trasmissione in onda su Radio Punto Nuovo, è intervenuto Daniele Sebastiani, presidente del Pescara.

 

“Credo che quella di ieri sera sia la dimostrazione della disorganizzazione di questo Paese. Non vedo per quale motivo ieri sera non si sia giocato a porte chiuse, visto il decreto. Oggi il problema che questo Paese sta vivendo deve essere preso in maniera seria. È grave se il virus si espande perché non credo siamo davvero pronti ad ospitare i casi gravi. È importante evitare per il più possibile i contagi, io avrei fermato tutto già 20 giorni fa. Ci saranno conseguenze da fronteggiare nei prossimi mesi, a livello economico e non solo, quindi è riduttivo parlare di porte aperte o porte chiuse. Al momento abbiamo la fortuna che né in Serie A né in Serie B ci si è ammalati, ma proviamo ad immaginare se un calciatore di una squadra risultasse positivo al virus. Che facciamo? Ci vorrebbe una regia unica che prende decisioni. Il governo ha fatto bene ad emanare un decreto, tenendo conto delle problematiche che stiamo vivendo. La Serie B giocherà a porte chiuse, le regioni considerate a rischio giocavano giàa porte chiuse. Credo che a decidere che si giocasse a porte aperte sia stata la Prefettura di Spezia, qualcuno risponderà sicuramente. La decisione presa in Spagna è più perché c’è in ballo l’Atalanta che per il Coronavirus in Spagna, ci trattano come appestati. Provvedimenti? Siamo stata la prima società a prevedere le borracce personalizzate, abbiamo preso tutte le precauzioni del caso affinché ci siano meno possibilità che questi ragazzi si ammalino”

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