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Repubblica – Nuove accuse da parte dei pm nei confronti della Juventus: contabilità parallele per i pagamenti “in nero”

dirigenza juventus

Secondo quanto scrive l’edizione odierna “La Repubblica”, la Juventus sarebbe accusata di aver creato conti paralleli per pagare gli agenti dei giocatori minorenni.

Un registro con i nomi di calciatori, dei loro agenti, dei manager bianconeri con cui avevano preso accordi e gli importi da pagare. I nomi e le cifre erano veri, ma le causali erano finte: una contabilità parallela, per i pagamenti “in nero” dei procuratori, per un valore di diversi milioni di euro.

Il quotidiano fa inoltre sapere che di quelle cifre non c’era traccia nei bilanci ufficiali, ma era tutto riportato su fogli Excel trovati dagli investigatori che hanno messo sotto accusa i conti del club bianconero. La ragione di tanta segretezza starebbe nel fatto che gli agenti per legge non possono ricevere alcun compenso quando rappresentano un calciatore minorenne.

Tra i nomi emergono quelli di Davide Lippi, Gabriele Giuffrida, Antonio Rebesco, Giorgio Parretti, Silvio Pagliari. Nessuno di loro risulta indagato, ma all’attenzione degli investigatori ci sono le operazioni fatte negli anni con diversi calciatori minorenni. Le richieste per ingaggiare un giovane talento arrivavano fino a 200mila euro e quei crediti (8,5 milioni in totale) rimanevano sospesi anche a lungo.

Sono state principalmente le tabelle Excel a rivelare la contabilità parallela: agente, calciatore, dirigenti Juve con cui erano scesi a patti, importo, percentuale già liquidata, causale del debito, e nelle note il tipo di pagamento. Una nuova accusa che si unisce a quella delle plusvalenze fittizie e alle “manovre stipendi” usate secondo la procura per arginare le perdite nei bilanci.

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