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RILEGGI LIVE – Sarri: “Ringrazierò sempre De Laurentiis”

Chelsea Sarri

Gentili lettori di 100×100 Napoli eccoci alla conferenza di presentazione di Maurizio Sarri come nuovo allenatore della Juventus.

12:14 – La conferenza stampa di Maurizio Sarri si chiude qui.

12:11 – “Non si tratta di incidere su un reparto o su un singolo giocatore. Mi devo rendere conto di quanto il mio modo di fare calcio può portare produttività. Voglio capire dove si può arrivare con la mia filosofia e quanto deve essere lasciato nelle mani dei singoli giocatori.

12:07 – “Bernardeschi mi piace molto, gli manca un pizzico di continuità. Deve giocare molto in un solo ruolo; l’esperienza inglese, dei media inglesi, è fatto di grandi giornali. Ti fortifica.

12:04 – “Il dito medio è stata una reazione esagerata, verso 10-15 stupidi. Con i tifosi della Juve non ho niente contro, ma se in 10 mi dicono “terrone di merda” non dovrei reagire ma per me non sono tifosi della Juventus.

11:58 – “Non ho più sentito Higuain dopo la festa per la vittoria dell’Europa League. La mia sensazione è che ha vissuto male il post-Juventus, ma per me può fare ancora 2-3 anni di alto livello.

11:55 – “Non ho sentito il presidente, con il quale tutti pensano che abbia un brutto rapporto ma non è così. Lo ringrazierò sempre perché mi ha permesso di allenare il Napoli, nonostante le divergenze che ci possono essere. Non dirò mai neanche i nomi dei giocatori che ho sentito, perché sono personali.

Allegri non l’ho sentito, però per il momento ho fatto un’estate difficile. Spero di avere tempo per sentirlo; di solito è giusto per sentirci e non si parla di argomenti seri.

11:52 – Paratici: “Non abbiamo pensato a spazzare via la concorrenza, abbiamo pensato che era il migliore allenatore per la Juventus.

Io sinceramente non so cosa è il “sarrismo”, l’ho letto sulla Treccani. Io sono sempre stato così, posso aver cambiato un po’ il modo di vedere il calcio ma spero di essere rimasto lo stesso nei concetti. Una persona diretta, che deve sentire direttamente cosa pensano gli altri e dice quello che pensa.

11:50 – “Da essere arrivato ieri ad essere paragonato a Ferguson c’è troppa differenza. Pensare di mettere mano anche al settore giovanile ci vuole un percorso molto lungo. Per inserire una filosofia di gioco è un percorso molto lungo, e non penso di riuscire a farlo per via dell’età.

Integralista ad uno che cambia modulo non può essere detto.

11:48 – “Allegri lascia un’eredità pesante. La sua squadra dava l’impressione che perdevi comunque contro di loro ed era difficile da affrontare; bisogna parlare solo di lavoro straordinario.

Paratici: “Sarri era la prima scelta. Non so come risponderti su come l’abbiamo convinto; penso che dipenda dall’atteggiamento che uno ha nei confronti degli altri.

11:45 – “Non ho nominato Higuain, Mandzukic, sono solo andato per esempi. Higuain è un ragazzo a cui voglio molto bene e per trovare spazio, dipende da lui. Io voglio essere modesto, qui ci sono dirigenti che li seguono da anni ed è giusto che io li ascolti prima e poi prendere delle decisioni.

Quando ci sarà un’idea più precisa su come giocare, parleremo di mercato. Chiaro che sulle caratteristiche ho delle idee, a me interessa più trasmettere quello che voglio fare ma sui nomi non dico nulla perché non ho il tempo.

11:42 – “Loro sono stati capaci di darmi il feeling giusto per venire qua. Questa è stata la cosa più importante per me nell’accettare l’incarico.

Io penso che i giocatori che possano cambiare la storia siano i giocatori offensivi; per il resto penso che c’è bisogno di grandi giocatori, però quando entri negli ultimi 30 metri c’è chi riesce ad essere decisivo e chi no. Bisogna partire dai giocatori di grande talento e vedere cosa costruirgli intorno.

I giocatori che fanno la differenza per me sono quelli che hanno più talento.

11:41 – Paratici: “Non è stato il gioco il motivo della scelta. Abbiamo scelto Sarri perché crediamo che ora sia il meglio per la Juventus, come abbiamo pensato Allegri 5 anni fa o Conte ancora prima. Ha mostrato grandi qualità in Italia ed in Premier League e crediamo che sia il più adatto ed il migliore per allenare la Juventus.

11:40 – “Nelle imposizioni ci credevo 20-30 anni fa, ora l’età mi insegna che si deve andare a condividere. Con Fabio parleremo anche oggi nel caso.

Paratici: “Ci confronteremo oggi, dato che ieri sera è arrivato il mister, e per i colloqui con i singoli giocatori.

11:37 – “Ho fatto tutto quello che potevo fare a Napoli, per dovere morale. Perché ho rappresentato un popolo che non vinceva da tanto, ed il coinvolgimento emotivo era forte dato che sono nato a Napoli. Era ovvio che combattessi con la sciabola in mano per quei colori.

Ho anche io una parte di colpa, ho fatto una scelta estrema anche con la mia situazione familiare. Se mi presenta un’opportunità così poi lo devo fare anche per rispetto alla mia professione. Non ho fatto nessuna parte in quei 3 anni.

11:35 – “A proposito dei cori razziali, non posso cambiare idea se cambio società. Penso che in Italia è ora di smetterla, dato che è una manifestazione di inferiorità; è giusto anche fermare le partite. Lo pensavo a Napoli perché è una squadra che più subisce di più questo tipo di atteggiamento; ma l’idea di fondo rimane la stessa: basta.

Per quanto riguarda Napoli-Juventus, so che se mi applaudono o mi fischiano è una manifestazione d’amore quando uscirò dal San Paolo.

11:33 – “Il Napoli ha giocatori che giocano di squadra; il Chelsea ha giocatori a livello tecnico superiori ma sono diversi. Vogliono andare a giocare 1 contro 1 ed il calcio è meno fluido. Ad un certo punto cominci ad allenare giocatori con caratteristiche definite, e ciò ti porta a dover essere elastico mentalmente per coniugare il proprio gioco con le loro caratteristiche.

11:30 – “Io volevo prendere il potere e vincere lo scudetto quando ho detto quella frase. In quel momento rappresentavo un popolo che più ama la propria squadra e che non vince da 30 anni. Si poteva scegliere un obiettivo e aggredirlo ferocemente e ci siamo riusciti fino a 10 giorni dalla fine e ci eravamo quasi riusciti.

La tuta non lo so; io preferirei non andare in divisa sociale sul terreno di gioco. All’infuori sì, ma di sicuro non posso andare nudo.

11:28 – “Io penso che quando un giocatore ha le qualità di Dybala o Cristiano, può giocare in qualsiasi ruolo. La squadra si deve adeguare alle caratteristiche di questi giocatori; per quanto riguarda vincere io ti posso dire molto poco. Penso che l’obiettivo di divertirsi in campo non sia antitetico a quello di vincere.

Se una squadra si diverte in campo ed acquista l’entusiasmo collettivo, acquisisce benzina per raggiungere quei risultati. Io mi ricordo che all’Empoli, le prime partite, mi chiedevano se ci si voleva salvare con quel tipo di gioco; poi l’Empoli si è salvato con sei giornate di anticipo.

Nel percorso uno deve rimanere delle proprie idee; penso che si possa coniugare però è difficile.

11:26 – “Arrivo con scetticismi come dappertutto, come successo con l’Empoli, con il Napoli e con il Chelsea. Io vengo dalla mia storia ed è giusto che ci sia anche un minimo di rancore e di scetticismo da parte dei tifosi dlla Juventus. Conosco un solo modo per toglierlo: vincere e convincere. E farli divertire sul campo.

11:24 – “I club sono fatti da persone e nel primo approccio mi è piaciuto il fatto che sono molto uniti e compatti; per me è importante questo aspetto. Loro sono un gruppo forte per compattezza e mentalità. Per quanto riguarda Cristiano Ronaldo, sono un allenatore che ha allenatore il giocatore con il record di Serie A: mi piacerebbe farlo di nuovo.

11:22 – “Il giocatore che deve vivere in un ambiente agisce in un determinato modo. Non voglio entrare in quello che hanno detto pubblicamente; io ho fatto un’esperienza all’estero e di fronte all’esigenza di tornare in Italia sono tornato. Io penso di aver rispettato tutti, perché ho sempre dato il 110%; lo farò anche con questi colori, dare il massimo.

Mi sento di aver rispettato tutti in questa storia.

11:18 – “Il fatto che dissi al giornalista che lo querelavo per la Juventus ma perché diede una notizia priva di fondamento. Io penso che ho vissuto 3 anni in cui mi svegliavo la mattina in cui il primo pensiera era sconfiggere la Juventus, al Napoli.

Il mio dovere professionale era creare tutte le situazioni possibili per sconfiggerla. Ci riproverei e lo rifarei, ed è chiaro che è un’avversità sportiva; quando finisce, finisce. La mia professionalità mi porterà a dare tutto anche qui. Il fatto che lo abbia fatto anche con metodi sbagliati, si può capire intellettualmente.

11:15 – “A livello emozionale se avessi avuto tutte le emozioni che mi avete dato sarei morto di infarto 20 anni fa. Io ho fatto un lungo percorso, partendo dai dilettanti fino ad arrivare alla Juventus, la squadra più importante d’Italia. Lo ritengo un ulteriore passo in avanti, e l’emozione c’è ed è forte.

Allenare Cristiano Ronaldo è un escalation da questo punto di vista. Mi sono trovato ad allenare giocatori molto forti al Chelsea, ma qui si arriva al top mondiale. Lui è un ragazzo che ha quasi tutti i record e mi piacerebbe fargliene battere qualcun altro per incidere in qualcosa.

11:14 – “Il modulo dipende dai giocatori che ho. Al Chelsea ho usato un 4-3-3 molto diverso perché dovevo pensare anche a Hazard. Parto dai giocatori e pensare a chi possa fare meglio, poi il modulo sarà una conseguenza.

11:13 – Lei arriva in una società che ha vinto 8 scudetti di fila; pensa che sarà giudicato per quello che farà in Champion’s League? “Mi aspetto di alzarmi e studiare il metodo per vincere le partite; la mattina ti devi alzare per vincere. La Juventus ha l’obbligo di fare bene; se entriamo nel discorso Champion’s League si deve partire per vincere ma con la consapevolezza che ci sono altre 8-9 squadre allo stesso livello. Questo si deve accettare; le responsabilità sono più alte a livello nazionale che a livello europeo, dato che il coefficiente di difficoltà è molto alto.

11:10 – “Non penso sia una scelta rivoluzionaria la mia; tre anni fa arrivai a Napoli perché ero tifoso del Napoli e ho dato tutto. Negli ultimi mesi a Napoli ho avuto un dubbio, per via dell’affetto dei tifosi ed il fatto che pensavo che fosse chiuso il ciclo. Poi la società me l’ha tolto con l’annuncio di Ancelotti.

Ho preferito andare prima all’estero per non passare direttamente ad un’altra squadra italiana, le offerte c’erano. Ho fatto una bella esperienza in Premier League al Chelsea, poi ho sentito il bisogno di tornare e la Juventus mi ha dato questa opportunità. La prendo come un coronamento del mio percorso.

Una sensazione forte quando mi hanno contattato e ho visto determinazione nel prendermi. Questo mi ha convinto a venire alla Juventus insieme all’atteggiamento dei dirigenti. Non so quando cambierà la mentalità della tifoseria; il nostro percorso sarà un po’ lungo purtroppo.

Girando in Inghilterra ti rendi conto dell’inadeguatezza dell’Italia, dato che lì ti giri e ti trovi circondato da bambini.

11:03 – Sarri arriva, in giacca e cravatta. Paratici: “Buongiorno e grazie per essere venuti; siamo qui con Sarri con cui abbiamo sottoscritto un contratto di tre anni.

11:02 – Sarri ancora non presente in sala e la conferenza non inizia.

Maurizio Sarri nuovo allenatore della Juventus; alle 11 ci sarà la conferenza di presentazione e a suo fianco ci sarà anche Fabio Paratici. Per ora non si sa se ci sarà anche il presidente Andrea Agnelli; noi di 100×100 Napoli la seguiremo live e riportermo i passagi salienti.

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