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“Ritorno al passato”, il film di Jorginho

Verona-Napoli non è mai stata una gara come le altre. La rivalità sportiva (e non solo) tra le due compagini è cosa nota, ma anche gli spunti più propriamente legati al campo hanno sempre offerto interessanti temi di dibattito.

Quello legato a Jorge Luiz Frello, in “arte” Jorginho, è più che attuale. Il centrocampista brasiliano, scovato dall’ex direttore sportivo gialloblù Prisciantelli, si mise subito in mostra dimostrando una grande intelligenza tattica che compensava un fisico piuttosto gracilino. Dopo tanta gavetta, nel ritiro estivo 2011 entrò definitivamente in prima squadra. Esordì il 4 settembre contro il Sassuolo, subentrando a partita in corso. Mandorlini credette sempre più in lui e pian piano lo fece giocare con continuità, consegnandogli le chiavi del centrocampo veronese.

Il ragazzo cresce, anche come uomo, riceve il passaporto italiano grazie al suo trisnonno veneto, originario di un paesino in provincia di Vicenza. Abile nel palleggio, visione di gioco sopra la media, senso della posizione con conseguente capacità di intercettare le trame di gioco avversarie, eccellente e redditizio rigorista. Queste le caratteristiche che accendono la luce dei riflettori su di lui. A notarlo, tra le altre, il Napoli, che alla fine la spunta. Ma Il Verona non vuole cedere tutto il suo cartellino. Ci si accorda per la cessione in comproprietà per 4.5 milioni di euro.

A Napoli Jorginho entra subito in sintonia con la maglia partenopea, ed anche con Napoli città scocca l’amore. Un amora palesato troppo esplicitamente e troppo rapidamente secondo i sostenitori del Verona che, da qual momento in poi, hanno un nemico in più.

Col trascorrere del tempo Benitez comincia a schierarlo con meno regolarità, Jorginho alterna buone prestazioni, a prove decisamente sottotono. Gli vengono preferiti l’acquisto estivo David Lopez, ed un ritemprato e soorprendente Gargano.

Cosa ne sarà di Jorginho? Il suo futuro è ancora incerto. Solo a giugno si capirà se resterà o meno a Napoli. Verrà risolta la comproprietà o addirittura farà ritorno in riva all’Adige? Al momento sembra più probabile la seconda ipotesi, ma in casa Napoli la storia recente che riguarda Inler, apre uno spiraglio all’ennesima performance gestionale di Rafa Benitez.

 

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