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San Paolo, questione delicata: De Laurentiis senza freni

Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ha parlato di tanti temi nel corso del convegno  “Giovani imprenditori edili”.

 

La questione Stadio San paolo è sempre attuale ma molto delicata.

Queste le sue parole:Questione San Paolo? In Italia purtroppo siamo troppi a parlare. I soldi vengono messi a disposizione dalla Regione Campania: quindi io sono andato da Vincenzo De Luca, ho gli detto ‘Senti, presidente, dobbiamo capire cosa fare. Non posso fare ogni volta in Europa la figura del pezzente’. Quando faccio venire al San Paolo il Man City o il Real Madrid, io posso buttare fumo negli occhi con cene che loro si sognano di poter fare, per cui faccio sedere 80 persone privilegiate, ben sedute, e ricevere complimenti di Giovannino Malagò. Poi non basta, questo è un po’ di fumo negli occhi.

Io ho visto la legge sugli stadi fatta durante il governo Renzi dal suo vicesindaco diventato sindaco di Firenze, Nardella, che è un napoletano: lo chiamai alle 7 del mattino e gli dissi ‘Scusami, ma tu sei napoletano e hai fatto questa legge? Ma è impraticabile, non si può fare nessuno stadio in Italia, nè ex novo e nè mettendo a posto quelli esistenti’. Chiamai Renzi, che però non voleva prender posizione se non mettendo Ministro dello Sport Luca Lotti, che mi disse ‘Aurelio, hai perfettamente ragione, questa legge fa acqua da tutte le parti’. Poi ha dato qualche aggiustamento, qualche contentino ma con quella legge non faccio lo stadio: mi rifiuto. Sto cercando di rimettere a posto il San Paolo.

Ma perchè dobbiamo fare le Universiadi al San Paolo, solo per la pista d’atletica? La pista si costruisce da un’altra parte. Avevo fatto un progetto con 40 salottini che arrivassero a bordocampo, avvicinando Distinti e Curve e via la pista d’atletica. Il San Paolo è a cielo aperto, quindi  vuol dire che si farà tutto a cielo aperto, anche le gare della pista d’atletica. Il sindaco vuole riqualificare Scampia? Poteva farlo lì a Scampia, e portava l’attenzione del mondo su Scampia. Ho chiamato anche la Latella e poi Cantone, a ho ‘C’è un anno di ritardo, ma come pensate di risolvere il problema di spendere 270 milioni in pochi mesi. Il codice di appalti è già un codice che allunga i tempi, volete aprire i cantieri mentre faccio la Champions per il terzo anno di seguito? Eh, io non ve lo permetto’.

Io sono andato a lamentarmi l’altro giorno da De Luca, oggi ha scritto una lettera dicendo: ‘Si fa un comitato nuovo con pure De Laurentiis’. Adesso vediamo, pure perché stiamo facendo cani e gatti col Comune. Sono venuti a Dimaro due giorni, abbiamo negoziato tutto il passato e tutto il futuro, ci siamo fatti le foto con la stretta di mano, dopodichè ad un certo punto mi fa: ‘Purtroppo il Consiglio Comunale non mi ha accettato, mi devi dare 400 mila euro in più’. Cosi lì ci siamo ribloccati a distanza di un anno. Non dopo 15 giorni o un mese.

Al Coni c’era ancora Uva, quelli del Comune chiesero: ‘Ma quanto vale l’affito del San Paolo?’. Si presero un po’ di tempo, mandarono gli ispettori a visitare al San Paolo, dissero una cifra oscillante fra 450-550mila euro all’anno, e per l’anno scorso dovrei pagare un 1 milione e 600 mila euro. Si rende conto? Va tutto bene perchè uno chiude gli occhi. Io ho avuto Higuain, Reina, Callejon dal Real Madrid, le mogli mi sono venute da me e mi hanno detto: ‘Dove facciamo pipì, dove mettiamo i nostri bambini?’. Io purtroppo dissi  ‘Questo è il San Paolo’. Io di notte costruì due bagni e una sala giochi per i bambini, feci una cinquantina di posti dedicati e loro si chetarono. Però, voglio dire, noi sopravviviamo.

Cifra giusta per il San Paolo? Non lo voglio nemmeno sapere, pur di non avere rapporti con i burocrati. Il Cinema è una grossissima scuola. Abbiamo girato dappertutto, non ho mai trovato problemi. Quando si dice: ‘Io amministro una città’, bisogna vedere anche come si amministra la città.

Problemi di allagamenti sotto al San Paolo? Quando furono rubati i soldi per i Mondiali del ’90, avevano fatto i parcheggi sotto ma ci han fatto solo le messe nere, son stati murati e non li abbiamo mai visti. Questa è la situazione del San Paolo. Questo è il nono anno che vado in Europa, per tre anni consecutivi in Champions. Quando noi siamo arrivati in Serie A, con un sondaggio di mercato noi risultammo 520esimi nella classifica delle squadre internazionali. Oggi siamo 13esimi, siamo fra 6 squadre al mondo che non hanno debiti con le banche. Oggi alla Luiss vedevo che l’industria Campana è un’industria vincente”.

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