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Sarri a Sky: “Dobbiamo essere capaci di andare nella terra sconosciuta”

Maurizio Sarri ha rilasciato alcune dichiarazioni dopo la sfida vinta per 0-5 contro il Cagliari:

“Abbiamo fatto una partita non da cialtroni, fino al 2-0 la partita è stata combattuta contro una squadra fisica, che nelle situazioni sporche nella nostra area poteva metterci in difficoltà, dopo la partita è cambiata, ma non vuol dire che fosse facile.

Avrei preferito che diventasse l’Olanda campione nel mondo, nel’albo d’oro però c’è la Germania. Nonostante questo è stata l’Olanda a rimanere nell’immaginario collettivo. Evidentemente più che le vittorie a essere ricordate sono le sensazioni che una squadra lascia.

La partita rinviata della Juventus può favorirci? Se non gliela fanno più recuperare potrebbe esserci un vantaggio (ride ndr), altrimenti non credo proprio.

Ragiono solo sulla mia squadra, non su una di cui non conosco situazioni e dettagli, spero che il mio sia un gruppo capace di andare nella terra sconosciuta, perché non siamo mai andati sopra gli 86 punti. Mario Rui e Hisaj sono due giocatori che sanno palleggiare e uscire da situazioni difficili, in fase difensiva reggono anche gli uno contro uno, forse gli manca un po’ di profondità nella fase di spinta, ma parliamo di due ragazzi giovani.

Credo che la sfida tra Napoli e Juve non si decida con lo scontro diretto. Mi focalizzo su tutte le partite tranne quella della Juventus, che nella testa dei giocatori si prepara da sola, il mio obiettivo è far arrivare i ragazzi pronti a partite come quella di oggi. La classifica è molto sorprendente, credo sia anticipato pensare che una partita possa decidere la stagione

Credo che alla fine incideranno sia i nervi che la tecnica, ma se dovesse finire punto per punto conterà anche un pizzico di culo

Ghoulam ha fatto un’intervento per la riduzione della frattura della rotula, è in fase di rieducazione, non è un infortunio gravissimo, la nostra preoccupazione è che ci sia un decadimento nella forza della gamba, il recuperò sarà da valutare.

Se toccasse a me decidere Milik sarebbe già in panchina, lo sto vedendo bene in allenamento, meglio dell’anno scorso quando rientrò dal primo infortunio, ma l’ultima parola spetta al ragazzo, sono sicuro che a breve tornerà in campo.

Nel terzo gol hanno toccato la palla tutti e gli undici in campo? Mi dispiace di non averla toccata anche io. La gioia collettiva è sempre più appagante di quella individuale”.

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